ROMA- Razzismo, sessismo, minacce ai parlamentari a bordo della Sea Watch, insulti alla capitana Carola Rackete e persino l’auspicio di un golpe militare. Questi sarebbero i contenuti, secondo un’inchiesta del sito The Vision, di un gruppo Facebook chiuso gestito, secondo il sito, da un sottufficiale della Guardia di Finanza e al quale sarebbero iscritte 16.000 tra finanzieri, in servizio e in congedo, e loro parenti.
Dopo l’articolo è stata presentata un’interrogazione parlamentare al Ministero dell’Economia e delle Finanze da cui dipende la Gdf, prima firmataria la deputata del Pd Giuditta Pini che era a bordo della Sea Watch.
«Nel gruppo Facebook, il più importante per numero di iscritti, agenti ed ex della guardia di Finanza augurano stupri, inneggiano al colpo di stato e minacciano di sparare ai deputati accorsi a Lampedusa per la Sea-Watch», scrive su Fb Pini. «Tra quei parlamentari c’ero io e c’erano i miei colleghi. Stavamo semplicemente svolgendo il nostro lavoro. Pensare che qualcuno, all’interno delle forze dell’ordine, si stava augurando la nostra morte mi mette i brividi», conclude Pini.
«C’è qualcuno al governo che intende intervenire e prendere provvedimenti? O devo pensare che siano tutti felici di questo clima? Giuseppe Conte, Matteo Salvini, Luigi Di Maio, Giovanni Tria avete qualcosa da dire? Pensate di fare qualcosa?», commenta su twitter Matteo Orfini anche lui tra i parlamentari a bordo della Sea Watch.