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Denunciò la mazzetta in aeroporto e ora non gli rinnovano l’affitto

Denunciò la mazzetta in aeroporto e ora non gli rinnovano l’affitto

Il caso di Santi Palazzolo, che fece arrestare il n. 1 della Camera di Commercio di Palermo. Il suo contratto è scaduto e dovrà partecipare alla gara come gli altri

Di Redazione |

PALERMO – È polemica sul caso di Santi Palazzolo, il pasticcere che denunciò l’ex presidente della Camera di Commercio di Palermo Roberto Helg, facendolo arrestare mentre intascava la mazzetta pretesa per fargli prorogare la concessione in affitto del locale che il commerciante gestisce all’aeroporto Falcone-Borsellino. A sollevare la vicenda, su Facebook, è il sottosegretario all’Interno Davide Faraone. «Dalla gioia per la solidarietà ricevuta allo sconforto il passo è breve. Certe volte a fare cambiare le cose basta una lettera. È quello che ho pensato ieri, quando ho sentito telefonicamente Santi Palazzolo», scrive. Il politico racconta sul social di avere appreso dal commerciante che la Gesap, la società che gestisce l’aeroporto, gli ha fatto sapere di non potergli prorogare il contratto di locazione.   «Il contratto è scaduto il 28 febbraio di quest’anno, – scrive Faraone – il 2 marzo Helg è stato arrestato, l’indomani, il 3 marzo, si sarebbe dovuto tenere il Cda, con all’ordine del giorno l’approvazione della proroga per pasticceria Palazzolo e Siciliarte. Adesso lo stesso Cda, che aveva reputato legittimo che il punto fosse all’ordine del giorno, sostiene che non può essere concessa la proroga perché il contratto è scaduto». «Mi auguro che la Gesap voglia tornare sui suoi passi. Così – conclude – rischia di passare un messaggio devastante: un cittadino onesto per vedersi garantiti dei diritti deve pagare mazzette o altrimenti gli si fa abbassare la saracinesca una volta per tutte? ».   La risposta della Gesap non tarda ad arrivare. In una nota la società spiega passo per passo i termini della vicenda. Dopo la scadenza a Palazzolo è stata concessa una proroga tecnica che scade il 30 settembre, data entro la quale, verrà bandita una gara a cui Palazzolo, che finora ha ottenuto un affidamento diretto, potrà regolarmente partecipare. L’ordine del giorno, peraltro, non prevedeva alcun rinnovo tacito, ma semplicemente la discussione della questione.

«Non c’è nessun caso Palazzolo, nei confronti del quale il Consiglio di amministrazione ha espresso la sua considerazione rispetto all’applicazione delle regole di trasparenza, pubblicità e non discriminazione, su un argomento così delicato, oggetto di attuali indagini da parte dell’autorità giudiziaria», dice Dario Colombo, amministratore delegato di Gesap. «Siamo certi – conclude – che Santi Palazzolo, a cui va il nostro apprezzamento per il coraggio dimostrato nel denunciare, non è alla ricerca del privilegio per ciò che ha fatto. Anzi, vogliamo pensare che rispetti molto la nostra decisione, che punta a ristabilire le regole della sub concessione degli spazi aeroportuali».   D’accordo con la società la Cgil che definisce «inutile la polemica» e auspica che la gara, scelta di trasparenza, sia fatta prima possibile. Per l’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto, «sorprende quanto sta accadendo a Santi Palazzolo: Non possiamo chiedere agli imprenditori di ribellarsi a pizzo e tangenti, se poi le istituzioni li lasciano soli». «Trincerarsi dietro il rispetto delle regole, dopo che queste sono state ampiamente calpestate e piegate a interessi poco leciti, rischia di produrre, paradossalmente, effetti controproducenti», conclude l’assessore.   E anche per il segretario regionale del Pd Fausto Raciti «è incredibile che a poche settimane da una denuncia che ha fatto rumore aprendo il caso Helg ci siano perplessità sull’opportunità di rinnovare il contratto a quello stesso Santi Palazzolo che, coraggiosamente, ha sporto fondata denuncia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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