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Denise: la ragazza di Scalea è un “giallo”, Procura verso l’esame del Dna

Di Redazione |

La piccola Denise Pipitone, scomparsa nel nulla il 1 settembre del 2004, sarebbe una ragazza rintracciata in Calabria, a Scalea e segnalata alle forze dell’ordine da una parrucchiera.

E’ questa la nuova pista che gli investigatori stanno verificando e che potrebbe portare la Procura di Marsala a richiedere una comparazione del Dna.

Il colpo di scena è arrivato stamattina quando è arrivata la segnalazione su una ragazza che si chiama Denise, di origini romene, che ha 19 anni e che è residente a Scalea, in provincia di Cosenza.

I carabinieri hanno avviato degli accertamenti a seguito di una segnalazione giunta da una parrucchiera secondo cui ci sono molte similitudini con il caso di Denise Pipitone. Secondo quanto si è appreso la donna ha inviato un messaggio vocale nel quale ha riferito di aver riscontrato delle somiglianza fisiche, ma soprattutto legate «alla genesi di questa ragazza», con la figlia di Piera Maggio, che oggi avrebbe 20 anni, perché nata il 26 ottobre 2000.

«La Procura con noi non parla, è un muro», ha riferito l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio dopo avere appreso la nuova pista.

Quindi non è ancora chiaro se la Procura di Marsala procederà alla richiesta di ulteriori accertamenti come ad esempio la comparazione del Dna.

Intanto le telecamere di «Chi l’ha visto?” mercoledì, alle 21.20, su Rai3, entreranno nel palazzo dove abitava Anna Corona, raccogliendo la testimonianza della vicina di casa: «Gli uomini delle forze dell’ordine sono entrati nell’androne che era aperto, è sopraggiunta Anna Corona, poi si sono girati e mi hanno chiesto se potevano accomodarsi a casa mia. Io stavo al piano terra e Anna Corona al secondo piano. Loro sapevano che era casa mia perché hanno anche commentato le foto dei miei parenti appese al muro».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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