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Davide, il palestrato che amava il suo corpo

Di Redazione |

Il suo profilo Facebook è un inno alla vanità. Lui in posa che mostra i bicipiti da palestrato qual era, lui in posa con la bocca chiusa come le pin up delle riviste patinate, lui in posa da modello. A Giarratana Davide Corallo, 39 anni, il carabiniere arrestato perché accusato di avere ucciso lo chef Peppe Lucifora, era considerato un belloccio e spesso circondato da belle ragazze. Resta da capire che cosa ci facesse a casa di Peppe Lucifora quel giorno. Lui ai magistrati che lo hanno interrogato ha detto di conoscere sì lo chef ma si è sempre difeso strenuamente negando qualunque coinvolgimento nel delitto. Di sicuro c’è che, sempre sui social, dove ci sono pochissimi riferimenti alla divisa che indossava, nei giorni in cui la Procura gli ha notificato un avviso di garanzia lui scriveva messaggi sibillini: “All’inizio le battaglie le vincono i falsi, perché sono troppo furbi. Ma la guerra la vince l’onesto, perché persevera nella pazienza e nella giustizia”.

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