L'ANNIVERSARIO
Da Milano a Palermo la mobilitazione «in memoria di Paolo»
Alle 20 di stasera per il venticinquesimo anno consecutivo si svolgerà la tradizionale fiaccolata in ricordo delle vittime della strage di via d'Amelio
«La vera tomba dell'uomo è la memoria di coloro che sono in vita, si è morti davvero solo quando si cade nell'oblio» (da “Il senso della memoria” di Jean-Yves Tadié – Marc Tadié). E Palermo non dimentica, anzi l’Italia non dimentica. Anche quest’anno si terrà la tradizionale manifestazione dal titolo “In memoria di Paolo – Le parole di Borsellino” con un’edizione del tutto innovativa: a partire dalle 16.58 (ora esatta dell’attentato di via D’Amelio), sulla pagina Facebook del «Centro Studi Dino Grammatico», sarà messo in onda un video di un’audio-registrazione inedita di Paolo Borsellino tenuta nel corso di un convegno (a palazzo delle Aquile, a Palermo) nel gennaio del 1989.
Il video è stato realizzato grazie al casuale ritrovamento dell’audio-registrazione, negli archivi dell’Istituto siciliano di studi politici ed economici, di cui al tempo Grammatico ne era il presidente. La registrazione, per la sorprendente attualità delle riflessioni espresse dal giudice Borsellino su “Cosa nostra”, meritava di essere resa pubblica. Sono stati estrapolati, infatti, sette passaggi chiave (il fenomeno mafioso, lo strumento repressivo; il controllo del territorio; più Stato; la tracotanza mafiosa; la forza di “cosa nostra”; fiducia nelle Istituzioni), che verranno commentati, con contributi audiovisivi da parte di Fabrizio Fonte, Umberto Balistreri, Pier Luigi Aurea, Laura Anello, Salvatore Borsellino, Antonio Tricoli, Carmine Mancuso, Milena Romeo, Roberto Leone, Rino Giacalone, Francesco La Licata, Fabio Granata e Carlo Palermo.
«Questo memorabile pezzo della storia positiva di Sicilia – dice Fabrizio Fonte, presidente del Centro studi Dino Grammatico e vice presidente di Isspe – può essere considerato, alla stregua di altri interventi, una sorta di testamento, visto e considerato che nel giro di pochi anni Borsellino avrebbe immolato la sua stessa esistenza, al pari degli agenti della sua scorta, sull’altare della legalità. Il fine dell’evento è sempre quello di mantenere ancora viva, soprattutto nei più giovani, la lungimirante azione di contrasto alla mafia di Paolo Borsellino». Per il magistrato, infatti, «non si può dire che lo Stato si sia arreso nella sua lotta contro il crimine organizzato, perché ci si può arrendere solo dopo aver combattuto e lo Stato non ha mai combattuto questa battaglia. Non c’è mai stata da parte della classe politica la volontà di reagire alla mafia, quella volontà che venne trovata per il terrorismo. Ma il terrorismo minacciava direttamente la classe politica». Tra i partners della manifestazione l’Isspe e l’Istituto Platone di Palermo.
Alle 20 di stasera per il venticinquesimo anno consecutivo si svolgerà la tradizionale fiaccolata in memoria delle vittime, organizzata dal «Forum 19 Luglio», cartello che raggruppa trasversalmente associazioni, movimenti ed istituzioni, e «Comunità ‘92», coordinamento che unisce le varie anime della destra siciliana ideatrici della manifestazione. Come lo scorso anno, la fiaccolata sarà statica e si svolgerà direttamente nel luogo della strage. Prima della consueta deposizione del Tricolore, in programma alcuni momenti di ricordo: l’attore Salvo Piparo reciterà due suoi scritti (“Il Cunto di Santino» sulla strage di Capaci e «Lettera di un palermitano a Paolo Borsellino”), mentre il gruppo «I Quattro Passi», con la partecipazione straordinaria del maestro Massimo Barrale, suonerà alcuni pezzi tra cui l’inno di Mameli. Inoltre, sarà ricordato il magistrato Alfonso Giordano, già presidente del maxi processo, scomparso qualche giorno fa. «Nonostante l’impossibilità di svolgere il corteo – dice Davide Gentile, portavoce del Forum XIX Luglio – abbiamo voluto mantenere l’evento più longevo e partecipato a Palermo in ricordo dei caduti della strage di via D’Amelio. Sarà un 19 luglio all’insegna della cultura, una delle armi più importanti nella lotta alla mafia».
“Erano eroi” è il filo conduttore dell’iniziativa che si terrà alle 18.30 in sala Alessi a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. All’incontro, promosso dalla Presidenza del consiglio comunale di Milano, Libera, WikiMafia e Quarto Savona Quindici, parteciperanno il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé, il presidente onorario di Libera, già procuratore della Repubblica di Palermo e Torino Giancarlo Caselli, la presidente di Quarto Savona Quindici Tina Montinaro e il presidente della Commissione consiliare antimafia David Gentili. Modererà il direttore di WikiMafia Pierpaolo Farina.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA