Infrastrutture
Crolla il soffitto in uffici del Tribunale di Catania
Per il fortuna il crollo, nella sede della cancelleria del Giudice per le indagini preliminari, è avvenuto subito dopo la chiusura
Un crollo è avvenuto al Palazzo di Giustizia di Catania. Il cedimento ha interessato il soffitto dell’ufficio cancelleria Gip al terzo piano del Tribunale. Per fortuna tutto è accaduto dopo la chiusura, tra la serata di ieri e la notte, quando non c'era nessuno al lavoro. La scoperta infatti è stata fatta stamattina all'apertura. La chiamata ai vigili del fuoco infatti è arrivata alle 7.50.
“Stanno svolgendo le dovute verifiche”, commenta a La Sicilia il presidente del Tribunale Francesco Mannino. Sul posto infatti ci sono i vigili del fuoco che stanno svolgendo una serie di controlli su tutti gli intradossi dei solai delle stanze del terzo piano per poter stabilire agibilità e sicurezza delle strutture.
Le foto dei calcinacci che coprono i vari fascicoli e il buco nel soffitto con i fili pendenti intanto stanno facendo il giro delle chat di avvocati e magistrati. Ed è scattata una nuova pioggia di polemiche sullo stato di sicurezza delle sedi che ospitano gli uffici giudiziari, situazione più volte denunciata dallo stesso presidente Mannino.
«Le infiltrazioni, ben visibili, che sarebbero state la causa del crollo, sono di vecchia data; ragione per cui, anche in assenza di piogge consistenti, era probabile che si verificassero crolli come è poi effettivamente accaduto. I problemi sono più evidenti nel lato ovest e i lavoratori ora attendono istruzioni sul da farsi». Lo affermano in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil di Catania annunciando come la Fp Cgil, la Fp Cisl e la Uil Pa si apprestino a redigere un documento di richieste specifiche «affinché venga realmente garantita la sicurezza dei circa 50 dipendenti che operano giornalmente nell’area e delle decine e decine di avvocati e di utenti che la frequentano». "La stagione invernale con le sue piogge deve ancora arrivare – dicono i segretari generali di Fp Cgil, Fp Cils e Uil Pa Concetta La Rosa, Danilo Sottile e Armando Algozzino – e già facciamo i conti con strutture che non garantiscono più l'incolumità di chi lavora negli spazi pubblici. Pensiamo che tutto questo non sia accettabile, che quanto accaduto non possa essere considerato solo un’amara sorpresa e che si sia già atteso troppo tempo prima che le istituzioni agissero concretamente. Chiediamo che venga fatta immediatamente una verifica complessiva dei locali e che ci vengano comunicate le soluzioni che s'intendono adottare affinché non si ripetano episodi simili». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA