Comuni senz'acqua
Crisi idrica, scontro tra i sindaci dell’ennese e il dirigente della Protezione civile sull’Ancipa
I primi cittadini di Cerami, Gagliano e Nicosia, insieme al deputato Fabio Venezia, che è anche sindaco di Troina, hanno avuto un duro scontro a Palermo con il dirigente regionale Salvo Cocina
Momenti di tensione questa mattina a Palermo nella sede del Dipartimento regionale della Protezione Civile dove i sindaci di Cerami, Gagliano e Nicosia, insieme al deputato regionale Fabio Venezia, ex sindaco di Troina, hanno avuto un duro scontro con il dirigente regionale Salvo Cocina. Motivo del contendere la gestione della crisi idrica “che fa acqua da tutte le parti” da parte della Cabina di regia regionale.
I momenti concitati, accompagnati da toni alti e accesi, quando Cocina ha accusato chi protestava di essere “scenografici” mandando su tutte le furie sindaci ma soprattutto Cocina invitato a esserepiù incisivo nella gestione della crisi.
Oggi “La Sicilia” ha pubblicato in esclusiva quella che è la situazione, drammatica, della crisi in provincia di Enna ed in particolare per i quattro Comuni “Ancipa dipendenti” che entro pochi giorni rischiano seriamente di restare a secco perché l’invaso di Troina è ormai agli sgoccioli.
Lo dicono i numeri, gli stessi che si sono rincorsi ieri e comunicati dall’Autorità di Bacino ai gestori del servizio idrico e alle Ati di Enna e Caltanissetta.
La nota che conferma come al 25 novembre il volume dell’Ancipa “è pari a 287.994 mc e che il volume prelevato da Siciliacque nel periodo 19 – 25 novembre è pari a 129.301 mc”.
L’Autorità di Bacino ha quindi chiesto a tutti i soggetti competenti “la necessità urgente all’attivazione dei piani di approvvigionamento idrico emergenziali, per tutti i territori, ad oggi serviti dall’invaso Ancipa”. Allo stesso tempo è stato chiesto ad Enel e SiciliAcque di comunicare “la data prevista di raggiungimento del volume minimo, compatibile con la sicurezza degli scarichi di fondo e la relativa data di interruzione dei prelievi”.
Abbiamo chiesto una nota alle due società e di queste ha risposto Enel Green Power Italia, gestore della diga, che ha comunicato all’Autorità di Bacino per la Sicilia e alla Cabina di Regia istituita per la gestione della crisi idrica «che un ulteriore abbassamento dell’attuale livello dell’invaso potrebbe comportare l’interrimento dello scarico di fondo nella successiva fase di riempimento. Onde evitare tale evenienza, il Gestore ha anche fornito un livello dell’invaso oltre il quale ritiene non opportuno scendere».
Il livello minimo dell’invaso da mantenere è di 218.000 mc. E siccome i numeri sono numeri con una semplice sottrazione restano circa 70 mila mc utilizzabili. Per capire la proporzione e la prospettiva basti osservare il volume prelevato da Siciliacque nel periodo 19 – 25 novembre è pari a 129.301 mc, quantitativo erogato anche ai Comuni di Caltanissetta (che contrariamente a quanto era stato comunicato riceve ancora acqua e dove oggi riprende l’erogazione dall’Ancipa dopo gli interventi di manutenzione) e ai 5 “Ancipa dipendenti”; secondo alcuni esperti se da oggi fossero serviti solo questi 5 ci sarebbe acqua per poco meno di una settimana.
La prospettiva di un esaurimento dell’Ancipa a gennaio-febbraio o quella del 22 dicembre avanzata il 10 ottobre nella riunione dell’Autorità di Bacino, sembra insomma distante dalla realtà emersa ieri e rende necessario che vengano chiariti tutti gli aspetti ai cittadini.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA