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Così l’assessore rassicurò Morace: «Tutto fatto, potete stare tranquilli»

Di Mario Barresi |

“Mare Monstrum” continua a essere un vaso di Pandora. Non soltanto commenti “da caserma” sull’omosessualità del presidente della Regione e sulla natura del suo “amore” per Alicudi. Dalle carte emergono anche alcuni elementi investigativi sull’assessore Pistorio, fin qui non indagato né sfiorato (se non per il coinvolgimento del suo segretario particolare, Giuseppe Montalto, finito ai domiciliari per corruzione) dell’inchiesta. Ma l’esponente dei Centristi per l’Europa, oltre a scusarsi con Rosario Crocetta per le pesanti allusioni sessuali, ha sempre negato con forza ogni coinvolgimento diretto nei rapporti con gli altri protagonisti dell’indagine di Trapani. Dalla Procura di Palermo, comunque, continuano a far sapere che Pistorio non è in atto coinvolto.

Nell’informativa dei carabinieri, sulla quale lavora la Dda di Palermo, c’è però un passaggio esplicito su un contatto fra l’assessore e il ras dei traghetti, Ettore Morace. “Pistorio riferisce a Morace – si legge nella ricostruzione dei carabinieri – che fino a ieri sera hanno fatto tutto quello che dovevano fare. Pistorio dice che per quello che riguarda loro devono stare tranquilli, riferendosi realisticamente ai 3,5 milioni di euro stanziati in bilancio per i trasporti marittimi”.

Ma c’è anche un aspetto. Meno pregnante, per adesso, dal punto di vista penale. Eppure al centro delle attenzione dei magistrati della Dda palermitana. Un ulteriore approfondimento, proprio nelle ultime pagine della voluminosa informativa, riguarda “l’evoluzione delle indagini”. Un rapido passaggio, che magari presuppone l’ipotesi di un eventuale stralcio, in cui si cominciano a intravedere “ulteriori elementi di assoluto interesse”, non legati soltanto ai rapporti fra la compagnia di navigazione e la Regione, ma a quella che viene definita “commistione di rapporti tra imprenditoria, politica e amministrazione pubblica”, definita “sempre intensa nonché dubbia visti i soggetti intervenuti in relazione ai finanziamenti (a carattere elettorale) che sembrano coagularsi”.

E c’è proprio una parte – richiamata come “le ultime intercettazioni” – nella quale si riassume, come episodio esemplificativo di “altre situazioni e circostanze sensibili”, il brogliaccio dell’intercettazione di una telefonata fra l’assessore Pistorio e il suo segretario Montalto del 10 marzo scorso.

Questo il contenuto: “Pistorio con Montalto e dice di fare una battuta a Micciché. Pistorio dice che bisogna cercare canali… a Cardinale cosa ci dici, Montalto dice che ci metterà una pulce all’orecchio al sindaco di Piazza Armerina, Pistorio dice che deve chiedere a persone più autorevoli tipo Morace… Montalto dice a Peppuccio… Montalto chiede se la Monterosso potesse essere interessata. Pistorio dice di sì. Pistorio dice che non deve citare mai Cuffaro. Pistorio dice che Morace… Montalto dice che Morace è perfetto e ti stima parecchio. Pistorio dice che i sindacati sarebbero contenti. Pistorio dice di dirlo a Morace, Benigno, Turano, la Monterosso… Pistorio dice che anche la sanità sia pubblica che privata. Montalto dice che ora chiama a Morace”.

Essendo un sunto non rende bene il senso del discorso. Ma la trascrizione originale è agli atti dell’inchiesta. Molto interessante un altro passaggio dell’informativa. Un’intercettazione in cui il solito Morace parla con Vincenzo Franza, rivale-amico nel duopolio dei trasporti marittimi in Sicilia, che – soltanto per le isole minori – vale circa 200 milioni l’anno fra contributi pubblici e biglietti. Questo il riassunto della conversazione scritto dai carabinieri: “Franza con Morace e chiede cosa devono fare per la cosa di Crocetta: Franza gli dice che gli imprenditori più piccoli tipo Lupo e gli altri hanno dato 2.500-3.000 euro come contributo, quindi se loro fanno 5.000 Morace dice va bene. Franza dice che quelli che hanno dato tanto sono amici di Massimo (Finocchiaro, presidente dell’Ast, da sempre fedelissimo del governatore)… e in fondo anche loro sono amici di Massimo… Morace dice che è rimasto a parlare un quarto d’ora con Lumia. Franza dice di stare attento che quello è “veleno allo stato puro” ed è quello che ha fatto mettere dentro a Francantonio (Genovese, il deputato ex Pd condannato a Messina per i corsi d’oro della formazione, ndr)…”.

E infine i due imprenditori marittimi guardano al futuro, dietro l’angolo, di Palazzo d’Orléans. “Franza dice che Cracolici che si candida a Presidente della Regione, abbiamo tanti amici candidati, Stefania, Cracolici…”. Fino all’assalto al fortino del Movimento 5stelle: “Vinceranno i grillini, Franza chiede se ha qualche contatto con questi, Morace dice di sì e il papabile è l’assessore ai Trasporti che poi gli dirà e stanno ancora decidendo. Morace dice che forse lo conosce ed è in buoni rapporti con tutti e due. Franza dice che a Massimo ci vogliono mandare le ricevute per questo importo e fatte con bonifico per questo importo”. Anche qui – a onor del vero – la conversazione è piuttosto criptica, quasi incomprensibile. L’unica cosa chiara è che la “cricca” dei traghetti ha contatti con tutta la politica siciliana. O almeno prova ad averli. Riuscendoci? Lo diranno i magistrati.

Twitter: @MarioBarresi

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