Cronaca
Così la mafia siciliana reinveste nel mercato nero degli orologi di lusso: 14 arresti
PALERMO – Il Nucleo speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 persone e un sequestro preventivo, emessi dal G.I.P. di Palermo, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Uno degli indagati è finito in carcere, 11 agli arresti domiciliari e a 3 è stato notificato il divieto di espatrio e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’inchiesta, a cui ha contribuito il nuovo collaboratore di giustizia Gaetano Fontana, è la prosecuzione di una operazione del maggio scorso che colpì il clan mafioso dei Fontana e che portò a 90 arresti per associazione mafiosa, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, reimpiego di capitali illeciti, esercizio abusivo di giochi e scommesse.
L’indagine conclusa oggi ha accertato gravi indizi a carico di alcuni esponenti della famiglia Fontana, storicamente egemone nei quartieri palermitani dell’Acquasanta e dell’Arenella del mandamento mafioso di Resuttana e in parte trasferitasi a Milano.
Secondo gli investigatori gli indagati, a vario titolo, avrebbero reinvestito ingenti risorse finanziarie (provenienti dai reati commessi nel territorio palermitano) nel business del commercio «in nero» degli orologi di lusso, destinati a facoltosi clienti, realizzando operazioni finanziarie anche con l’estero, grazie a una fitta rete di relazioni d’affari con operatori del settore compiacenti (esercizi di «compro-oro» a Londra, Milano, Roma e Palermo).
Agli indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di favoreggiamento personale, riciclaggio, autoriciclaggio, con l’aggravante del reato transnazionale e di aver favorito «Cosa Nostra».
E’ stato effettuato il sequestro del patrimonio e del complesso aziendale di una gioielleria di Milano e un compro-oro di Palermo e di rapporti finanziari per 2,6 milioni di euro. Le operazioni sono in corso in Sicilia, Lombardia, Piemonte, Toscana e Friuli Venezia Giulia, con il supporto dei Nuclei PEF di Milano, Torino, Palermo, Pordenone e Grosseto.
Gli indagati nell’operazione Affari Preziosi della Guardia di Finanza sono: Giovanni Fontana, 43 anni, (in carcere); agli arresti domiciliari sono andati: Antonino Battaglia, detto Toni, di Palermo 54 anni; Salvatore Buonomo, di Torino, 57 anni; Alessandro De Martin, di Rho (Mi) 34 anni; Umberto Di Bella, 46 anni, Palermo; Alessio Umberto Ferrari, Sesto San Giovanni (Mi), 54 anni; Giacomo Lorusso, Andria (Ba), 54 anni; Giuseppe Ostinato, detto Pippo, Milano, 46 anni; Antonella Ostinato, Milano, 42 anni; Luigi Pacia, detto Pier, Genova, 47 anni; Maria Pernice, Palermo, 69 anni; Giuseppe Porretti,Milano 54 anni; divieto di espatrio e obbligo di presentazione alla pg: Vincenzo Buscetta, di Palermo, detto Enzo, 50 anni, Piero Scarabaggio, Milano 54 anni, Andrea Tamburini, Milano 44 anni. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA