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l'inchiesta dellA finanza

Corruzione nella sanità, scena muta durante i primi interrogatori di garanzia

Gli indagati hanno annunciato che vorranno essere sentiti dopo avere visionato gli atti

Di Laura Distefano |

Corrado Tamburino e Giancarlo Girlando non sono cognati: la dichiarazione di un dirigente del Policlinico, sentito dagli investigatori nel 2023, è stata smentita sia dagli atti che oggi durante gli interrogatori di garanzia. Girlando, referente di una delle ditte di distribuzione dei presidi medici, coinvolte nel blitz “Vasi comunicanti” si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha reso dichiarazioni spontanee a chiarimento. Il suo difensore, l’avvocato Attilio Floresta, ha già annunciato che chiederà un interrogatorio davanti al pm Fabio regolo, appena avranno letto gli atti del fascicolo. Scena muta anche per il cardiologo Tamburino, assistito dagli avvocati Carmelo Peluso e Luigi Latino. Anche per lui ci sarà un interrogatorio, solo dopo avere visionato l’informativa.

Davanti alla Gip Giuseppina Montuori si sono presentati tutti gli indagati – il direttore dell’Unità operativa complessa di cardiologia del policlinico universitario di Catania Tamburino, del Policlinico di Messina Antonio Micari e dei poli ospedalieri di Siracusa, Marco Contarini e Ragusa, Antonino Nicosia, Rosa Vitale, Caterina Maugeri e Giancarlo Antonino Girlando delle tre società catanesi distributrici dei dispositivi medici prodotti da importanti multinazionali come Presifarm, Archigen e Cardiovascular – tranne Francesco Dottorini.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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