Notizie Locali


SEZIONI
Catania 6°

Cronaca

Corruzione e “spionaggio”, arrestato l’ex presidente di Sicindustria Antonello Montante

Di Redazione |

CALTANISSETTA – Questa mattina la Polizia di Stato di Caltanissetta ha arrestato, con altre cinque persone, l’ex presidente di Sicindustria Antonio Calogero Montante, conosciuto dai più come Antonello Montante, attuale presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta e presidente di Retimpresa Servizi di Confindustria Nazionale. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di essersi associati allo scopo di commettere più delitti contro la pubblica amministrazione e di accesso abusivo a sistema informatico, nonché più delitti di corruzione.

Antonello Montante avrebbe gestito un verminaio, fatto di corruzione, di amicizie con mafiosi e di dossieraggio in danno di una quarantina di magistrati, giornalisti, colleghi di Confindustria Sicilia e di potenziali nemici che avrebbero potuto ostacolare la propria ascesa ai vertici di Camera di Commercio e Confindustria. E’ questo il quadro delineato dal procuratore di Caltanissetta, Amedeo Bertone nella conferenza stampa sull’operazione «Double Face». L’indagine della squadra mobile di Caltanissetta, coordinata dal vice questore Marzia Giustolisi, ha avuto impulso nel gennaio 2016 quando, durante una perquisizione a Serradifalco (Caltanissetta) nella villa di Montante, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, gli agenti hanno rinvenuto in una stanza nascosta da una libreria, un archivio con veri e propri dossier e, frugando nel suo pc hanno recuperato tra i file cancellati quello che elencava contatti, incontri, e compensi per i corrotti (soprattutto posti di lavoro, promesse di trasferimenti etc.).

L’inchiesta, condotta dalla squadra mobile di Caltanissetta, è coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia. Tra gli arrestati, tutti ai domiciliari, ci sono anche anche tre agenti della Polizia di stato che avrebbero fatto parte di una rete di spionaggio al servizio di Montante. A un sesto indagato è stato notificato un provvedimento di interdizione (sospensione per un anno dal lavoro). In tutti gli indagati sono 22 (leggi tutti i nomi)

Montante, che è accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, è stato uno degli esponenti di punta della svolta antimafia di Confindustria ricoprendo anche la carica di responsabile nazionale per la Legalità. Le indagini della squadra mobile e della procura di Caltanissetta gli contestano di aver creato una rete illegale per spiare l’inchiesta che era scattata nei suoi confronti tre anni fa, dopo le dichiarazioni di alcuni pentiti di mafia. 

Montante avrebbe messo su un vero e proprio sistema di “talpe”, grazie a fidati colonnelli dei carabinieri e della finanza, ma anche poliziotti, per avere tutte le notizie sull’inchiesta per mafia che lo vede coinvolto da più di due anni.

Nomi eccellenti tra gli arrestati, come il colonnello Giuseppe D’Agata, l’ex capocentro della Dia di Palermo poi passato ai servizi segreti e che ora è tornata nell’Arma. Ma anche Diego Di Simone, ex sostituto commissario della squadra mobile di Palermo, diventato responsabile della sicurezza di Montante. E poi, ai domiciliari anche Marco De Angelis, sostituto commissario in servizio prima alla questura di Palermo poi alla prefettura di Milano e ora di ritorno a Palermo. Per concludere con il maggiore Ettore Orfanello, ex comandante del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Caltanissetta e l’imprenditore Massimo Romano titolare della catena di supermercati “Mizzica” – Carrefour Sicilia.

Un altro provvedimento, di sospensione dal servizio per un anno, riguarda Giuseppe Graceffa, vice sovrintendente della polizia in servizio a Palermo.

Il 22 gennaio di due anni fa, Montante aveva ricevuto un avviso di garanzia per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, venivano ipotizzati legami d’affari e rapporti di amicizia con Vincenzo Arnone, boss di Serradifalco, figlio di Paolino Arnone, storico padrino della provincia di Caltanissetta morto suicida in carcere nel 1992. Vincenzo Arnone è stato testimone di nozze di Montante.

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati