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Coppia gay aggredita, la Sicilia si scusa: «La nostra è terra d’accoglienza»

Di Redazione |

Due aggressioni contro omosessuali in Sicilia nel giro di una settimana, una a Catania e una a Palermo, con quest’ultima che ha avuto molta più eco anche perché avvenuta in danno di due giovani turisti che stavano cercando un B&B in città. L’Isola si scopre intollerante e omofoba in un momento in cui anche l’Italia appare politicamente divisa sul tanto discusso ddl Zan, la legge contro l’omotransfobia.

Ma nonostante l’aumento degli episodi di violenza contro persone Lgbt, la Sicilia non ci sta ad essere etichettata come omofobica, chiusa, ottusa, intollerante, insofferente. Così si levano voci di scuse verso i due turisti aggrediti. La più importante è certamente quella del governatore Nello Musumeci.

«La #Sicilia è da sempre Terra generosa e di accoglienza – ha affermato il presidente della Regione Siciliana -. Ecco perché l’aggressione alla coppia di turisti gay ad opera di alcuni giovanissimi scalmanati, nel centro di #Palermo, va condannata senza alcuna esitazione. Alle due vittime della assurda intolleranza vanno le mie scuse, sapendo di interpretare il sentimento dell’intera Comunità siciliana. Spero che decidano di tornare nella nostra Isola, ben più inclusiva di come questo sgradevole episodio potrebbe fare apparire: saranno benvenuti e nostri ospiti». 

Anche alcuni albergatori sono intervenuti nel dibattito. Un albergatore di Palermo, Beppe Cosentino, si è detto “disponibile” a ospitare gratis la coppia di gay e gli altri due amici aggrediti nel centro storico della città. «Messaggio per i 4 ragazzi torinesi che ieri sera hanno subito una vile aggressione da parte di una delle tante baby gang in giro per la città che sfogano a colpi di pugni e bottigliate la loro frustrazione – si legge sulla pagina di Beppe Cosentino – La città deve fare un mea culpa perché i palermitani hanno generato questi mostri di sottocultura».

«Forse non servirà a lavare l’onta che questa baby gang ha causato, non so chi siano questi giovani turisti torinesi, ma vorrei loro far sapere che Arimatea Accommodations sarà lieta di fornire alloggio gratuito per la loro vacanza!», dice. «Non servono parole di sdegno o scuse, né proclami politici, ma fatti concreti per tentare di alleviare una immagine compromessa di inciviltà».

Un appello arriva anche da Taormina, considerata per anni una delle mete siciliane gay friendly per eccellenza. Il sindaco della Perla dello Jonio, Mario Bolognari ha invitato i ragazzi aggrediti a Palermo a venire ospiti della città a Taormina. «Desidero far capire loro quanto grande possa essere il cuore siciliano e quanto profondo il senso di ospitalità», ha detto Bolognari.

«Taormina – ha sottolineato il sindaco – ha una storia di accoglienza di tutte le forme di inclusione di libertà individuali e collettive che riguardano ogni aspetto della vita. Prego gli operatori dell’informazione di mettermi in contatto con i nostri amici. Li accoglieremo a Taormina per una vacanza di libertà e condivisione».

Intanto i due giovani torinesi aggrediti, pur essendo ancora scossi per quanto accaduto e colpiti da tanta intolleranza («Non pensavo che a Palermo ci fossero tanti pregiudizi nei confronti dei gay. Avevo l’idea di una città più aperta all’integrazione», ha detto uno dei due), si dicono «colpiti da questa ondata di solidarietà» e con la loro comitiva sei in tutto, stanno proseguendo il viaggio in Sicilia. Prossima tappa Favignana.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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