L'inchiesta
Contributi Regione, la Corte dei Conti acquisisce atti all’Ars: riflettori sul “sistema”
Frattanto il deputato Carlo Auteri, che si è autosospeso dal partito, afferma di non volersi dimettere. Sul web 1.300 firme contro
Le “tabelle” e gli “allegati” con dentro i contributi agli amici degli amici finisco in un fascicolo della Corte dei conti regionale, nel quale ci sarebbero già le fotocopie delle pagine dell’inchiesta del nostro giornale. L’indiscrezione sull’attenzione della magistratura contabile, pubblicata da Repubblica Palermo, è stata confermata e rilanciata ieri da TgR Sicilia. Sotto i riflettori del procuratore regionale Pino Zingale, che ha già firmato la delega per le indagini alla guardia di finanza, ci sarebbero tutti gli atti prodotti nella legislatura in corso – e cioè dalla prima finanziaria della maggioranza del governo Schifani, approvata a inizio del 2023, fino all’ultima variazione di bilancio – con particolare riferimento ai «contributi straordinari» assegnati, in più battute, ad associazioni e soggetti privati. Una delle piste dei giudici contabili (che intanto continuano a indagare, lontani dai riflettori, alla delicata ricostruzione delle spese del Turismo, con particolare riferimento a SeeSicily) potrebbe essere ricostruire la “filiera” dei contributi assegnati dall’Ars, anche per capire se ci siano degli interessi particolari sui fondi pubblici.
Resta aperto il caso politico. «Farò tutto il possibile per evitare di passare al misto, ma se dovrò andarci, ci andrò. Vuol dire che dovrò fare anche questa esperienza». Così all’Ansa Carlo Auteri deputato regionale di Fratelli d’Italia, in seguito alla sua auto-sospensione dal gruppo di appartenenza, dopo la vicenda sollevata dal collega del gruppo misto Ismaele La Vardera in tv su Piazza Pulita, con un audio in cui veniva minacciato dallo stesso Auteri per aver sollevato la questione. Il deputato di FdI è stato accusato di aver percepito dei finanziamenti regionali attraverso un’associazione teatrale a lui riconducibile. Secondo il regolamento interno dell’Ars se non comunicherà il passaggio a un altro gruppo, transiterà direttamente al misto, insieme allo stesso La Vardera. «Significherebbe fare politica insieme a La Vardera e Micciché: quando la situazione sarà chiarita, e preciso che la chiarirò, dimostrando di avere ragione, però, tornerò al mio gruppo di appartenenza». Auteri sottolinea che «l’associazione di cui ha parlato La Vardera non ha mai visto la figura di mia madre come rappresentante legale» che è Tommaso Patania». «Non mi dimetterò mai – sottolinea il deputato – non ho intenzione di farlo. Non è nemmeno mia intenzione cambiare partito. Cercherò solo di tutelare il mio partito. Agirò legalmente nei confronti di La Vardera, di La 7 e del quotidiano Domani», conclude.
Intanto nella piattaforma Change.org, l’imprenditore palermitano Giuseppe Piraino, simbolo dell’antiracket, ha lanciato una petizione per chiedere le dimissioni di Auteri dall’Ars. «Una vicenda terribile che apre scenari inquietanti sulla gestione dei soldi pubblici», si legge nella petizione. «Auteri non si deve auto sospendere, bensì trovare un minimo di dignità e dimettersi dal Parlamento». Fino a ieri raccolte circa 1.300 firme.L’associazione Antimafia e Legalità, nel denunciare «con preoccupazione, la vicenda, eticamente squallida» di Auteri, che «rappresenta la punta di un fenomeno antico e politicamente deplorevole», con il presidente Enzo Guarnera auspica la querela di La Vardera «per le gravi e documentate minacce ricevute da Auteri», ma soprattutto indagini dell’Antimafia regionale «sui criteri con i quali sono stati assegnati i fondi dell’assessorato al Turismo, sull’identità dei reali beneficiari e sul concreto impiego degli stessi», della Corte dei conti regionale e delle Procure «per valutare l’eventuale sussistenza di illeciti penali», e «sui patrimoni personali e familiari dei deputati regionali», per «verificare eventuali ingiustificate variazioni in aumento rispetto all’inizio del loro mandato, con particolare attenzione alla provenienza del denaro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA