Caltagirone – La sindacalista ha strabuzzato gli occhi quando, poco più di due ore dopo la richiesta, buttata lì tanto per non lasciare nulla d’intentato, si è invece vista rispondere per e-mail: “Gentile signora, ancora non c’è stata una decisione. Dovrà attendere il deposito della medesima, consultando periodicamente il nostro sito”.

A rispondere, alle 13,16 di ieri (mentre la richiesta di notizie era stata inviata alle 10,56) è stata la Corte Costituzionale, che ha così informato la segretaria della Fai-Cisl di Caltagirone, Angela Tasca, della circostanza che non c’è ancora una pronuncia ufficiale sulla questione di legittimità costituzionale, sollevata dal Tribunale di Marsala, della legge che ha posto nuovi criteri per la formazione delle graduatorie dei lavoratori forestali.

E’ una decisione destinata ad avere effetti anche sul territorio calatino, in quanto il giudice del lavoro di Caltagirone ha nel frattempo ordinato la sospensione della graduatoria in questione, in attesa della decisione della Corte. «Si tratta di una situazione di paradossale normalità – sottolinea la sindacalista – di un caso di tempestiva risposta a un cittadino da parte di un organo apparentemente lontano anni luce che, proprio perché inusuale, diventa straordinaria». Certo che se tutti gli uffici, da quelli più “di prossimità”, passando per quelli intermedi sino a quelli più distanti, rispondessero agli utenti con la stessa solerzia, la fiducia dei cittadini verso la pubblica amministrazione non sarebbe più ai minimi storici.

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