La gelateria Cappadonia di corso Vittorio Emanuele, a Palermo, alza bandiera bianca: «Chiudiamo per evitare spaccate», è il cartello affisso fuori dal negozio. «La scorsa notte oltre ai colpi messi a segno sono stati presi di mira altri esercizi commerciali nella zona – dicono i rappresentanti dei commercianti -. Ormai tra i nostri colleghi c’è molto scoramento. Da mesi assistiamo a veri e propri raid organizzati: spaccate, furti e tentativi di effrazione, soprattutto nelle zone con alta concentrazione di attività ristorative. I commercianti sono abbandonati a se stessi, mentre questi individui agiscono indisturbati, sprezzanti di ogni controllo. È sconfortante che dopo mesi di denunce e articoli sui giornali non vi siano presidi delle forze dell’ordine nelle prime ore del mattino. I commercianti sono costretti a subire danni economici gravissimi, già strozzati da aumenti di tributi e utenze. Non ci resta che organizzarci in ronde di privati cittadini per difendere il pane dei nostri dipendenti».
Quello di Cappadonia è il secondo negozio che chiude. Era successo al bar Gran Torino: «Chiuso per ferie da 21 dicembre al primo gennaio, la cassa è vuota. Non c’è motivo di spaccare», è scritto nelle vetrine dell’esercizio commerciale.