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Chiude la Sp 19 Noto-Pachino: ecco per quanto tempo, ma è polemica

Di Redazione |

NOTO – Sta creando polemiche e già i primi disagi la chiusura per lavori della strada provinciale 19 Noto-Pachino che collega all’autostrada A18 Siracusa-Gela la punta estrema del Sud Est siciliano e i comuni di Pachino e Portopalo di Capo Passero. Le polemiche sono soprattutto per i tempi, mentre i disagi sono per gli abitanti del Comuni della zona che nel giro di qualche mese diventerà però anche meta di tanti turisti e villeggianti diretti a Vendicari, Marzamemi, l’isola della Correnti, oltre al fatto che qui si produce buona parte del pomodorino di Pachino che viene esportato in Italia e nel mondo.

L’ordinanza del Libero Consorzio di Siracusa prevede la chiusura della Sp 19 Noto Pachino a partire da oggi e per cinque mesi. Motivo: la realizzazione della bretella che collega allo svincolo autostradale. Cinque mesi di lavori potrebbero provocare seri disagi in questa zona dell’Isola. Anche perché non è stato previsto un piano di viabilità alternativa e per raggiungere la punta della Sicilia più a sud di Tunisi bisognerà tagliare da Rosolini mentre chi vorrà risalire dai Comuni più a sud della provincia siracusana verso l’autostrada sarà costretto a fare il percorso inverso.

Ma in realtà oggi la deputata regionale di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata, ha detto che c’è stato un errore e che la chiusura non durerà più di due mesi con la ripaertura al traffico prevista per il 4 maggio. Rosanna Cannata evidenzia come «si sia verificato un errore di comunicazione nell’individuare in 5 mesi la chiusura dell’arteria in questione. Tanto che il VII settore Viabilità del Libero consorzio di Siracusa già in giornata procederà a una rettifica dell’ordinanza con l’inserimento della tempistica corretta».

Dopo le lamentele ricevute dai residenti della zona più a Sud della provincia, Rossana Cannata ha infatti contattato gli uffici del Libero consorzio, l’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, il Cas e il direttore dei lavori dai quali ha ricevuto rassicurazioni: «I lavori termineranno, come da contratto, il 4 maggio, limitando a poco più di due mesi la chiusura della Sp 19. Da parte mia, nonchè dell’assessore regionale – aggiunge la deputata della circoscrizione siracusana – c’è l’impegno a essere sempre vigili su questa arteria affinchè disagi e tempi di chiusura siano ridotti al minimo, valutando ogni possibile soluzione alternativa che possa consentire all’impresa, nel frattempo, di terminare celermente i lavori e consegnare una arteria che la zona Sud reclama ormai da troppo tempo».

«A tal proposito – ha concluso Rossana Cannata – ho già ricevuto la disponibilità dell’assessore regionale a effettuare un sopralluogo nel cantiere proprio per verificare che tutto proceda secondo i tempi previsti e senza ulteriori disagi per i cittadini».

Anche il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, si è occupato della vicenda. Per il primo cittadino si tratta di «chiusura necessaria» ma che porterà benefici a tutta la zona sud della provincia: «Quel tratto di Sp 19 Noto-Pachino sarà riaperto entro il 4 maggio, così da non penalizzare la stagione estiva», ha detto Bonfanti secondo il quale «spesso lamentiamo la carenza di infrastrutture e proprio adesso che il Governo Regionale e l’ottimo assessore alle Infrastrutture Marco Falcone stanno trasformando la Sicilia in un grande cantiere, dobbiamo mettere in conto qualche sacrificio».

La questione è finita anche all’Ars dove i parlamentari regionale di Italia Viva, Luca Sammartino e Giovanni Cafeo, hanno presentato un’interrogazione in merito alla chiusura della Sp 19 Noto-Pachino. «La chiusura – scrivono i due parlamentari – determinerà gravissimi disagi per la popolazione e per le attività economiche nei Comuni di Pachino e Portopalo di Capo Passero in assenza anche di un’adeguata viabilità alternativa. Vogliamo sapere dall’assessore Falcone che tipo di intervento è previsto e quali azioni intende intraprendere il Libero Consorzio per mitigare l’impatto che avrà sui cittadini e gli operatori economici della zona. Vogliamo soprattutto capire i tempi dell’intervento. La chiusura prolungata infatti può danneggiare il territorio in previsione della stagione estiva, stagione con un maggiore afflusso turistico».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA