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Chiesta condanna a 8 anni per l’ex sindaco di Agrigento Sodano

Chiesta condanna a 8 anni per l’ex sindaco di Agrigento Sodano

Il pm di Palermo ha chiesto condanna a 8 anni per l’ex senatore dell’Udc ed ex sindaco di Agrigento Calogero Sodano, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa

Di Redazione |

PALERMO – Il pm di Palermo Giuseppe Fici, davanti al Gup Sergio Ziino, ha chiesto la condanna a 8 anni per l’ex senatore dell’Udc ed ex sindaco di Agrigento Calogero Sodano, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. La requisitoria, durata tre udienze, ha ripercorso gli anni di sindacatura di Sodano, gli scontri su vicende di appalti con l’avvocato Giuseppe Arnone, nel ‘93 suo avversario alle amministrative, che era anche a capo di Legambiente Sicilia e che nel processo si è costituito parte civile insieme all’associazione ambientalista.   Fici ha parlato delle interferenze della mafia nelle elezioni che videro la vittoria di Sodano, e ha ricordato le dichiarazioni del pentito Maurizio Di Gati il quale ha parlato di una riunione nella casa di campagna del capo mafia di Casteltermini, dove era latitante il boss provinciale Salvatore Fragapane. Quest’ultimo, secondo il pentito, avrebbe detto: «Si vinci chistu Arnuni un putemu manteniri cchiù manu ad Agrigentu, pi travagli e appalti. Arnuni a tutti ni denunzia. A genti è pazza pi iddru» (Se vince Arnone non possiamo più tenere le mani su Agrigento per lavori e appalti. Arnone ci denuncia tutti. La gente va matta per lui).   Nella stessa riunione, secondo Di Gati, il capomafia Arturo Messina raccontava che Sodano «si era messo a disposizione per ogni esigenza di Cosa nostra». In quella riunione si sarebbe anche stabilito che se Arnone avesse vinto le elezioni Cosa nostra sarebbe intervenuta per eliminarlo. Secondo il pm, Sodano sarebbe stato appoggiato dalla mafia anche alle elezioni senatoriali del 2001, con l’autorizzazione di Maurizio Di Gati. Le prove della disponibilità di Sodano a favorire la mafia vengono individuate da Fici negli appalti truccati del depuratore del Villaggio Peruzzo, di Favara Ovest, dell’appalto Ecoter, dell’appalto della nettezza urbana.   Il pm ha anche dedicato spazio alle dichiarazioni del pentito Giuseppe Tuzzolino, che ha parlato di Calogero Baldo – ex assessore di Sodano – il quale avrebbe impegnato cento milioni di lire per pagare un killer e uccidere Arnone. Sodano è difeso da Nino Mormino e Salvatore Pennica. I legali di Arnone sono Gigi Restivo e Daniela Principato; Federico Melazzo rappresenta l’altra parte civile, Legambiente.

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