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Chiamate fake con il numero della Questura, la polizia: «Attenzione alla nuova truffa telefonica»
I truffatori hanno chiesto di compiere alcuni pagamenti on line da fare attraverso un apposito iban
La Polizia di Stato continua a mantenere alta l’attenzione per contrastare le truffe telefoniche e per svelare gli stratagemmi messi in atto affinché i cittadini possano essere adeguatamente informati in modo da scongiurare di cadere nella trappola di malviventi senza scrupoli.
Negli ultimi giorni, è stato segnalato un nuovo tentativo di raggiro congegnato per carpire la buona fede delle ignare vittime. Infatti, mediante un sistema chiamato “ID Spoofing” viene alterata l’utenza telefonica del chiamante in modo da far visualizzare sul display dei cellulari il numero della Questura di Catania per acquistare credibilità e generare fiducia in coloro che ricevono la telefonata.
Oltre ad alcune segnalazioni pervenute negli ultimi giorni, un catanese si è rivolto agli uffici della Polizia di Stato dove ha provveduto a formalizzare la denuncia, spiegando ai poliziotti i dettagli delle diverse e insistenti richieste di denaro arrivate al suo cellulare tramite chiamate-fake dal numero telefonico della Questura. Dall’altro capo del telefono, i truffatori hanno chiesto di compiere alcuni pagamenti on line da effettuare attraverso un apposito iban per evitare conseguenze penali per un parente che- a dire loro- si sarebbe trovato in difficoltà.
Il cittadino ha ammesso di aver creduto, in un primo momento, alla bontà della richiesta, per poi ricordare di aver sentito parlare alcuni conoscenti della campagna di informazione e prevenzione della Questura di Catania proprio contro truffe e raggiri.
Al riguardo, la Polizia di Stato ribadisce di diffidare sempre dalle richieste di pagamento provenienti da persone sconosciute, nonché da sedicenti appartenenti alle Forze dell’Ordine dal momento che queste ultime non richiedono mai somme di denaro. Inoltre, è indispensabile non condividere dati strettamente personali, come i numeri di conto corrente bancario e di carte di credito e i codici di sicurezza, perché le Forze di Polizia non richiedono mai questo tipo di dati.
In caso di dubbi sull’identità del chiamante bisogna contattare i numeri ufficiali della Questura per richiedere informazioni e qualora si sospetti una chiamata-fake è opportuno segnalarlo al numero unico per le emergenze 112 o rivolgersi direttamente alla Polizia di Stato in modo da consentire l’immediato intervento per stanare i truffatori.La campagna informativa “Insieme, per la sicurezza”, promossa dalla Questura di Catania con la specifica finalità di prevenire furti, truffe e rapine, divulgando consigli utili e buone prassi da adottare per evitare di essere vittime di tali reati, ha già fatto tappa sia in città che in provincia e proseguirà nelle prossime settimane con altri incontri già calendarizzatiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA