Cronaca
«Chi supera la crisi, supera se stesso senza essere superato», il rettore Priolo cita Einstein
CATANIA «Chi supera la crisi, supera se stesso senza essere superato». Il rettore Francesco Priolo fa propria una frase di Albert Einstein come “fil rouge” del proprio discorso di inaugurazione dell’anno accademico 2020-21, il 586esimo dalla sua fondazione e che per la prima volta si svolge interamente in modalità streaming.
E’ lui a delineare “l’università che verrà”, in nome della parola cambiamento, nel contesto di un nuovo format per la cerimonia, resosi necessario a causa dell’emergenza sanitaria.
«Vero e proprio propulsore per superare la crisi – afferma il rettore – sono stati in quest’anno il senso di appartenenza e le energie positive che i nostri studenti e le nostre studentesse hanno saputo trasmetterci. Energie vitali che ci hanno permesso di non restare spettatori passivi di eventi, e che oggi ci danno modo di comprendere il valore di tutto quanto la nostra comunità è riuscita a mettere a frutto in questo lungo e difficile 2020».
Il prof. Priolo ricorda innanzitutto «il contributo fornito dai medici e dagli specializzandi universitari, la produzione di gel igienizzante, la realizzazione di dispositivi di protezione, il sistema di testing della corretta funzionalità filtrante delle mascherine, la raccolta fondi a favore degli ospedali catanesi e l’estensione della no tax area a tutti i nuclei con redditi Isee inferiori ai 20 mila euro», che, sottolinea, «ha permesso a circa la metà della popolazione studentesca di studiare gratuitamente».
«La crisi – ribadisce il rettore di Catania – è stato il punto di inizio di una serie di azioni forti, strategiche, capaci di legare in maniera più stretta la comunità di Unict al suo territorio e preservare la salute degli studenti, attraverso un sistema efficace di didattica a distanza o mista, senza lasciare indietro nessuno. Ma noi non rinunceremo mai al valore aggiunto della didattica tradizionale. «Vogliamo rivedervi in aula – sottolinea il prorettore Vania Patanè, rivolgendosi direttamente agli studenti – vogliamo sentire le vostre risate risuonare nei corridoi, discutere e confrontarci con voi, riprendere quella magica dialettica generazionale che, rende migliore la società e genera sviluppo. Non arrendetevi mai, ragazzi. Noi siamo e saremo sempre dalla vostra parte».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA