Mette pezzi di moto rubate in vendita su un sito di e commerce. Ma le vittime dei furti riconoscono le parti e si rivolgono alla Polizia. Nei guai è finito così un incensurato 39enne catanese che è stato denunciato per ricettazione. L’inchiesta è nata a seguito di due denunce dopo il furto di motocicli all’interno della «cittadella universitaria». Le vittime dei ladri avevano anche segnalato di aver riconosciuto molte parti delle moto – corredate da foto – poste in vendita su di un sito di e-commerce. La Polizia ha così acquisito l’utenza telefonica dell’inserzionista. E quando gli agenti hanno capito che l’uomo stava per vendere effettivamente quei pezzi di ricambio si sono presentati anche loro «tendendogli» una trappola. All’arrivo di un giovane i poliziotti sono sono riusciti a convincerlo a fare loro visionare altre parti di moto, oltre a quella portata al seguito. E li ha portati in un garage nella disponibilità del giovane. Ed è qui che sono state rinvenute le parti dei due motocicli, totalmente smontati, ad eccezione dei rispettivi organi propulsori, telai e targhe, il cui furto era stato denunciato. L’uomo non è stato in grado di dimostrare il legittimo possesso di tutti quei pezzi di ricambio che gli sono stati sequestrati. Indagini sono state estese anche ad altre due persone che potrebbero avere un ruolo nel commercio di pezzi di ricambio di moto rubate. Nel garage c’è anche un pacco già confezionato, con all’interno parte della refurtiva, pronto per la spedizione. All’interno del garage è stata sequestrata anche attrezzatura per smontare le moto.