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Catania, usura e estorsioni con l’ok dei clan

Catania, usura e estorsioni con l’ok dei clan Blitz della Polizia: otto arresti nella notte

Prestavano soldi con interesse fino al 120% l'anno / VIDEO

Di Redazione |

La Polizia di Stato sta eseguendo a Catania, su delega della Procura distrettuale antimafia, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di otto persone ritenute responsabili, a vario titolo, di usura ed estorsione con l’aggravante del metodo mafioso. Le indagini della squadra mobile hanno accertato numerosi episodi di prestiti usurari ed estorsioni in cui secondo le indagini gli autori, utilizzando vari metodi, facevano leva sulla propria influenza e persuasività derivante dalla contiguità alla cosca mafiosa Santapaola–Ercolano. 

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In manette sono finiti Fabio Cantone di 28 anni, Francesco Di Modica di 33 anni, Salvatore Maurizio Buzza di 51 anni, Carmelo Scudeti di 54 anni, Salvatore Tiralongo di 40 anni (arrestato a Pavia), Avdyl Cucka di 50 anni, Antonino Varisco di 50 anni e Angelo Provvidenti di 72 anni. Tutti sono accusati a vario titolo di usura ed estorsione, con l’aggravante di avere commesso il fatto per favorire l’organizzazione mafiosa.

L’inchiesta era partita nel luglio dell’anno scorso dopo la denuncia presentata dal titolare di un tabacchi ubicato in un paese pedemontano, vittima di usura da oltre 15 anni e costretto a pagare interessi sul danaro prestato in attesa di restituire il capitale. Le investigazioni di tipo tecnico  hanno permesso di appurare 5 distinti episodi di prestiti usurari con richieste di restituzione delle somme capitali con tassi di interesse fino al 120% annuo. Sono stati anhe contestati tre distinti episodi estorsivi, in cui gli autori, facendo leva sulla propria influenza e persuasività derivante dalla contiguità alla cosca Santapaola – Ercolano, presentandosi alla vittima come intermediari, sollecitavano i debitori a pagare.

In particolare Antonino Varisco, avendo appreso dalla vittima che aveva subito numerose rapine ad opera di ignoti, si edra presentato come l’“amico buono” e aveva “spiegato” che senza il pagamento del pizzo ai clan locali, non avrebbe potuto beneficiare della loro protezione costringendo così l’esercente a versare 500 euro mensili. Altri 2 tentativi di  estorsione aggravata sono stati contestati  a Salvatore Maurizio Buzza ed a Salvatore Tiralongo ( che è il genero di Piero Puglisi, 58 anni, al momento detenuto all’ergastolo ed esponente del clan “Malpassotu”, e poi transitato tra le fila dei Santapaola – Ercolano).

I due al fine di ottenere la restituzione del capitale prestato a usura avrebbero fatto allusioni alle possibili conseguenze e ritorsioni ai suoi danni in caso di mancato pagamento delle rate scadute. L’operazione è stata denominata “Dirty money”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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