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L'INCIDENTE

Catania, un’altra studentessa investita sulla Circonvallazione: è grave. Un anno fa la morte di Chiara

Una 22enne islandese in Erasmus nella nostra città travolta mentre attraversava la strada: l'investitore si è fermato e ha prestato soccorso

Di Alfredo Zermo |

Sulla Circonvallazione di Catania si è sfiorata oggi un’altra tragedia. Erano le 17,15 circa quando una ragazza di 22 anni, di nazionalità islandese – probabilmente una studentessa Erasmus ospite dell’università – ha attraversato la strada all’altezza della Cittadella universitaria, in prossimità del semaforo e delle strisce pedonali. In quel momento, sulla carreggiata in direzione Misterbianco, sopraggiungeva un’automobile che, per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale intervenuta sul posto, ha investito la ragazza.

L’investitore s’è fermato a prestare soccorso e nel giro di pochi minuti è arrivata un’ambulanza del servizio 118 che ha trasportato la studentessa al pronto soccorso del vicino Policlinico. La ventiduenne è stata presa in carico in codice rosso e attualmente si trova ricoverata con la prognosi riservata.

I precedenti

Questo nuovo incidente richiama alla mente quello avvenuto poco meno di un anno fa, il 7 novembre del 2023, in cui perse la vita Chiara Adorno, studentessa 18enne di Solarino che frequentava all’università di Catania il corso di laurea in Scienze Biologiche e che sulla Circonvallazione ha trovato la morte, investita da due mezzi mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Pochi anni prima, nel 2017, più o meno nello stesso tratto stradale, era morto in circostanze simili un altro studente, Danilo Di Majo, originario di Enna.

L’anno scorso la morte di Chiara aveva aperto un acceso dibattito sulla sicurezza di questa porzione di strada, dove una volta c’era un sovrappasso poi abbattuto quando fu costruito il sottopasso veicolare di viale Fleming senza progettare contestualmente anche un attraversamento pedonale in sottopassaggio. La scomparsa della giovane ragazza di Solarino ha portato l’amministrazione a installare i semafori “T-Exspeed” (già in funzione da tempo) e gli autovelox (che attendono gli ultimi collaudi), ma spesso e volentieri gli automobilisti rallentano in prossimità di questi dispositivi e poi riprendono a correre. Il ripristino di un sovrappasso è stato invocato da più parti, ma l’idea non è stata presa in considerazione dall’amministrazione.

Chissà che il nuovo grave incidente che ha convolto un’altra studentessa non convinca chi di dovere a trovare una soluzione. Il sindaco Enrico Trantino dopo la morte di Chiara aveva detto: «È un dovere evitare che accada di nuovo». Ma oggi un’altra giovane vita ha rischiato di essere spezzata in quel maledetto tratto di strada.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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