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Catania: torna in carcere Saro «’u russu», boss del clan Santapaola

Dai domicilairi alla cella. Ma Il legale ha gà chiesto la revoca dell'odine di carcerazione per motivi di salute

Di Laura Distefano |

Rosario Lombardo, noto boss di Cosa nostra etnea,  è tornato da qualche giorno in carcere. Il prossimo 8 marzo, infatti, Saro ‘u rossu’ – così chiamato nella malavita catanese  – per le sue condizioni di salute stava scontando nella sua casa in viale Biagio Pecorino una serie di condanne per diverse operazioni antimafia (Stella Polare, Ghost e Carthago 2 citandole in ordine cronologico).  

I poliziotti del Commissariato di Librino lo hanno condotto a Bicocca notificandogli un ordine di carcerazione che prevede l’aggravamento della misura detentiva. 

Non è la prima volta che l’uomo d’onore (almeno così hanno raccontato diversi pentiti) rientra in un istituto penitenziario. Come quando i carabinieri, alcuni anni fa, documentarono i summit mafiosi e di gestione della droga che si tenevano nella sua abitazione.  

Lombardo è recentemente finito, con l’accusa di estorsione, nella lista degli imputati   dell’inchiesta Sangue Blu. Il difensore ha già presentato istanza per la revoca della detenzione in carcere e il ripristino dei domiciliari visto il grave quadro clinico di cui soffre il suo assistito.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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