Catania, «Teatro Stabileecco i motivi del crac»
Catania, «Teatro Stabile, ecco i motivi del crac»
La relazione degli ispettori della Regione: tra i nodi le assunzioni di personale a tempo indeterminato e determinato, gli spettacoli in perdita e le spese per consulenze e altro. Il debito accumulato ammonta a quasi 12,5 milioni. In edicola su La Sicilia tutti i particolari
CATANIA. L’hanno chiamata «operazione trasparenza». Ma forse sarebbe stata meglio chiamarla «operazione verità amara» su un buco da quasi 12 milioni e mezzo di euro. Per l’esattezza di 12milioni338mila euro. A tanto ammontano i debiti accumulati negli anni dal teatro Stabile. Il dato è contenuto al1l’interno della relazione che gli ispettori dell’assessorato al Turismo hanno depositato sul tavolo dell’assessore Antony Barbagallo che qualche mese fa, davanti alla gravissima crisi del teatro e ai lavoratori in assemblea permanente, ha disposto una verifica finanziaria sul teatro con l’obiettivo di individuare le cause che hanno portato a questa spaventosa voragine nei conti. Nella relazione inviata anche al dirigente gen dell’assessorato, Sergio Gelardi, gli ispettori Nicola Galizzi e Vincenzo Randazzo individuano le cause di tale disastro, causato soprattutto, secondo quello che si legge nel documento, a stabilizzazione di dipendenti, assunzioni di stagionali non a norma perché in violazione della spending review, concessioni contrattuali, ma anche a spettacoli prodotti quasi tutti in perdita, diminuzione dello sbigliettamento e documentazioni relative a spese varie.
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