Catania, Stalli blu: ritorna l’ipotesi della tariffa notturna
Catania, Stalli blu: ritorna l’ipotesi della tariffa notturna
Da quando sul nostro giornale è apparsa l’ipotesi di aumento degli stalli blu di Sostare, è cominciata a circolare la bozza di contratto approvata in Giunta e trasmessa agli uffici di Consiglio per l’esame definitivo
Dopo alcuni giorni di attesa, da quando sul nostro giornale è apparsa l’ipotesi di aumento degli stalli blu di Sostare, in ambienti consiliari è cominciata a circolare la bozza di contratto approvata in Giunta e trasmessa agli uffici di Consiglio per l’esame definitivo. Sfogliando le pagine della delibera in effetti l’amministrazione, in accordo con la società Partecipata, ha stabilito la data di sottoscrizione del contratto che sarà in vigore sino al 31 dicembre 2020 e che stabisce «un sistema di tariffazione in due fasce: una per la zona centrale e per le zone di maggior pregio con tariffa oraria da 1 euro ed una per le restanti zone con tariffa oraria di 0,75 cent. In ogni caso – prosegue il contratto – gli stalli con tariffa da 1 euro non potranno superare il 30% delle strisce complessive». Il contratto stabilisce anche un abbonamento per i residenti: «I residenti hanno diritto ad un abbonamento mensile/alloggio al costo minimo di 20 euro, valido solo negli stalli di sosta a pagamento ubicati nelle vicinanze della residenza, all’interno delle aree all’uopo individuate dalla direzione Mobilità, Viabilità e Ufficio Traffico urbano, tenuto conto che tale abbonamento può essere rilasciato soltanto per un veicolo per alloggio-residenza». Le indicazioni delle aree in cui sarà prevista la tariffa da 1 euro saranno fatte dall’Ufficio traffico urbano. Le aree non sono quindi state ancora individuate, ma è chiaro che più ci si avvicinerà in centro, più la tariffa costerà di più. Ma non finisce qui perché il contratto di servizio prevede anche che «l’amministrazione comunale potrà richiedere alla concessionaria di estendere il servizio negli stalli in giorni e/o orari e tariffe diversi da quelli previsti dall’art. 3 nel centro storico nelle ore serali fino alle 3 del mattino. Le tariffe da applicare in queste ultime ipotesi dovranno essere pari al 50% della tariffa ordinaria». Quindi lo stallo nelle ore notturne costerà o, 50 cet per ogni ora. Torna quindi la possibilità di applicare una tariffa notturna che era stata già sperimentata qualche mese fa con pessimi risultati. Inoltre se questo punto dovesse essere deciso bisognerà capire come sarà possibile pagare il ticket visto e considerato che le macchinette saranno tarate per una tariffa di un euro/ora. Con quest’ultimo punto diventa ufficiale il progetto sperimentale di far pagare gli stalli blu notturni in quelle aree dove si svolge anche la movida. E a proposito di aree Ztl e della movida l’articolo 25 del contratto prevede che la «concessionaria, nell’ambito della gestione della sosta e mobilità, dovrà svolgere anche i servizi relativi al controllo dell’accesso a determinate zone della città: controllo mobilità varchi area centro storico ztl; controllo varco accesso Pilomat via Etnea e controllo ai varchi di S. G. Li Cuti». Tra i molti punti elencati nel documento si fa riferimento anche alla possibilità «di affidare in via temporanea eventuali ulteriori spazi a pagamento con modalità da definirsi per esigenze straordinarie ed in occasione di particolari eventi». E all’art. 13 si legge ancora: «Qualora il Comune dovesse temporaneamente disporre a favore di altri enti o soggetti delle aree di suolo pubblico assegnato, la concessionaria, a richiesta dello stesso Comune, dovrà ridurre o sopprimere il servizio in modo da liberare le aree occorrenti. In questo caso il Comune provvederà a sostituire gli stalli occupati con altri in numero equivalente, possibilmente in strade vicine. In mancanza il Comune si obbliga a corrispondere alla concessionaria un indennizzo pari a 2,50 cent al giorno per ogni stallo e per tutto il periodo di riduzione/soppressione del servizio». L’intesa tra Comune e Sostare prevede a carico della società Partecipata anche il servizio manutenzione segnaletica verticale, semaforica e segnaletica verticale e orizzontale relativa agli stalli per disabili. Nel contratto c’è elencato anche un canone di concessione e i corrispettivi. «La società – si legge nel documento – verserà al Comune di Catania nessun canone per l’anno in corso. Nel 2016 e 2017 verserà 200 mila euro onnicomprensivo; dal 2018 trecentomila euro e dal 2019 quattrocentomila euro. «La società – si legge ancora più avanti – è obbligata a comunicare mensilmente al Comune il numero di ticket e abbonamenti a qualsiasi forma venduti». Un passaggio dell’accordo riguarda anche le sanzioni previste. All’art. 8 c’è scritto: «la concessionaria eserciterà tutte le azioni necessarie al recupero delle evasioni tariffarie e dei mancati pagamenti. La penale è pari a 30 volte il prezzo del tagliando orario. Si riduce a 10 euro se pagata entro il termine di 30 giorni dall’elevazione del verbale di accertamento della violazione alle norme di circolazione stradale. La concessionaria si impegna a concordare con il corpo di Polizia municipale la disciplina relativa agli aspetti connessi a tale servizio di verbalizzazione. Per ogni verbale compilato correttamente dagli ausiliari del traffico il Comune liquiderà alla concessionaria un corrispettivo fissato per il primo anno in due euro per ciascun verbale trasmesso». Contro gli aumenti si sono schierate tutte le associazioni dei commercianti e non solo.