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IL BLITZ

Catania, sgomberato all’alba dalla polizia lo “studentato” occupato 95100: è polemica

Alle 5 del mattino irruzione degli agenti nella struttura che sorge in via Gallo e che dal 2018 ospitava studenti penalizzati dalla carenza di posti letto

Di Redazione |

Blitz della polizia di Catania questa mattina all’alba nello studentato occupato 95100 nella centralissima via Gallo, parallela della più nota via Crocifieri. E’ qui che intorno alle 5 di mattina si sono radunate camionette della polizia cariche di agenti e Volanti per entrare in azione e sgomberare la struttura che dal 2018 era stata occupata da studenti universitari in uno stabile chiuso da anni proprietà dell’ente Ursino Recupero.

Lo “Studentato” è stato in questi mesi la casa delle studentesse e degli studenti esclusi dalle borse di studio e ha dato ospitalità agli studenti penalizzati dalla carenza di posti letto nelle strutture dedicate. L’anno scorso centinaia di persone e decine di associazioni avevano sottoscritto un appello a sostegno dello “Studentato occupato 95100” per «testimoniare lo spessore di questa esperienza per la città di Catania e per la comunità» affinché venisse riconosciuta e resa ufficiale la sua indispensabilità. Evidentemente, alla luce dello sgombero, non è stato ritenuto così indispensabile.

L’immobile

L’immobile come detto è di proprietà della biblioteca Ursino Recupero e un tempo era utilizzato come sede degli uffici di Giurisprudenza. Lo “Studentato occupato 95100” nasce il 12 febbraio 2018 come risposta a un urgente e inevaso bisogno dei tantissimi studenti e studentesse cui, sebbene idonei, non viene assegnato alcun posto letto per carenza di strutture e di fondi da parte della Regione e dello Stato. Di qui la decisione di occupare l’edificio abbandonato tra via Gallo e via Sant’Elena: l’immobile era stato sistemato, ripulito, riallattato, arredato e arrangiato con oltre 30 posti letto. Ultimamente nell’edificio aveva trovato sede anche il consultorio di Non Una Di Meno, l’associazione femminista e transfemminista che si batte contro la violenza di genere.

Le reazioni

Il comitato territoriale Arci di Catania ha definito «gravissimo sgombero dello Studentato» e chiede a Comune e Università di restituire «immediatamente il bene a studentesse, studenti e donne».

Per l’Arci lo sgombero in corso è ancora più grave perché «la titolarità dell’immobile è anche dell’Università di Catania che ha consentito una azione così stupida e violenta. Università al centro di operazioni immobiliari enormi nella zona e che non aveva alcun bisogno di quegli spazi». Per Arci è «grottesco e assurdo che mentre il Comune avalla l’occupazione di beni confiscati da parte dei mafiosi e l’Università tiene sottoutilizzati e chiusi molti dei suoi locali, si procede allo sgombero di uno spazio vivo e indispensabile per la comunità».

Anche Maria Grazia Leone, segretaria della federazione catanese del Pd, e Sergio Lima della segreteria regionale e della direzione nazionale del partito parlano di «uno sgombero assolutamente ingiustificato visto che i locali giacevano da anni in stato di abbandono».

I due esponenti del Pd chiedono «che si fermino immediatamente le operazioni di sgombero e che si trovi una soluzione per mantenere operativa una struttura che offre servizi sociali essenziali e copre le mancanze colpevoli delle istituzioni».

Le segretarie di Sunia Sicilia e Sunia Catania, Giusi Milazzo e Agata Palazzolo, giudicano il provvedimento di stamane “ingiustificato e non utile per Catania. In una città che ancora una volta si colloca agli ultimi posti della classifica della vivibilità, servirebbe sottrarre all’incuria e allo spreco i tantissimi immobili pubblici non utilizzati anziché reprimere l’attività di tante ragazze e ragazzi che con il loro impegno sociale hanno deciso di valorizzarne uno per aprirlo al quartiere e alla città. Prima del decoro estetico è necessario che ci sia quello sociale”.

In una nota l’Università di Catania precisa che non è proprietaria dell’immobile in questione. L’Ateneo inoltre non ha avuto nessun ruolo nell’attività condotta questa mattina dalle Forze dell’Ordine.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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