Catania: rinascita dell’ex centro commerciale Vulcania, il primo passo è fatto

Di Redazione / 28 Gennaio 2020

CATANIA – Il vecchio “hotel per disperati” o il luogo di spaccio ormai è alle spalle. Nel futuro del centro commerciale di Vulcania c’è solo la volontà e la certezza di cancellare una delle pagine più vergognose di Catania. Storie e degrado ed abbandono che oggi non esistono più, eliminate dagli operai al lavoro e da tutti quegli imprenditori che hanno voluto scommettere sulla “seconda vita” dell’area commerciale.

A parlare di progetti e di opere in atto, nel corso del sopralluogo di stamattina con il Sindaco di Catania Salvo Pogliese, è l’ingegnere Gaetano Musumeci. Quest’ultimo è il responsabile che si sta occupando della parte progettuale e della ristrutturazione della piscina dell’Altair, presente nel centro di Vulcania dal 2010, oltre a coordinare i lavori per il processo di ampliamento delle palestre nei piani superiori della struttura.

«Grazie agli imprenditori questo sito finalmente cambierà volto – spiega Musumeci – un progetto a cui noi abbiamo sempre creduto e che ora, passo dopo passo, stiamo portando a termine. Tante attività qui avranno una propria sede e, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, possiamo fare molto altro. A Palazzo degli Elefanti – prosegue Musumeci – chiediamo di riqualificare i due parcheggi presenti dotandoli di un nuovo asfalto».

Murales eliminati, spazzatura sparita, pannelli solari e telecamere di sicurezza istallati. «Quando si avvia un percorso come questo – ribadisce il Sindaco di Catania Salvo Pogliese – si attiva un effetto domino che avrà innumerevoli vantaggi per tutta la città. Quello che stanno facendo questi illuminati imprenditori è di grande valenza simbolica per l’intero territorio. Vulcania era diventato il simbolo di degrado ed emarginazione che andava assolutamente combattuto. Restituirlo oggi ai catanesi viene accolto da tutti noi con grande soddisfazione. In questo contesto posso assicurare che il Comune di Catania farà la sua parte».

«Oltre alla manutenzione ordinaria – ha spiegato Pogliese – il Comune, con i proventi della tassa di soggiorno, garantirà interventi di ripristino e di messa in sicurezza. Lo faremo in sinergia con gli imprenditori, che ringrazio ancora per la scommessa che stanno facendo, allo scopo di ridare vita a un ex centro commerciale che stava diventando un incubo per i residenti per la scarsa sicurezza e i pericoli creati, perché diventato ritrovo per senzatetto e tossicodipendenti, soprattutto nelle ore serali». 

Realizzato dalla ditta “Vima Costruzioni” del geometra Caruso, la struttura di Vulcania fu ultimata nei primi anni ’80. Il primo centro commerciale del capoluogo etneo e di tutto il sud-Italia, doveva essere un fiore all’occhiello dell’intera provincia con i suoi 48 esercizi commerciali, enormi posteggi ed ampie aree verdi. Purtroppo, con la crisi dei primi anni ’90 e l’exploit dei centri commerciali di Misterbianco, iniziò il lento declino della struttura culminata con abbandono della locale imprenditoria che, a causa degli alti costi di manutenzione e di affitto degli stalli, non riuscì a varare un piano di prezzi competitivi che potessero convincere la clientela a restare.

«Abbiamo preso questo impegno in campagna elettorale ed ora stiamo mantenendo le promesse- dice Paolo Ferrara, presidente del III municipio di Catania-. La sinergia tra pubblico e privato è una formula vincente per recuperare tanti luoghi abbandonati di Catania ed è un esperimento che va esteso a molte altre strutture della città».

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