CATANIA – L’inaugurazione si terrà venerdì 16 alla presenza anche del presidente della Regione, Musumeci. Ma la vera sfida sarà il 18 mattina quando, ufficialmente, il pronto soccorso del Policlinico comincerà la sua attività di assistenza a una grande parte della città. Sarà una data storica che segnerà la chiusura del vecchio presidio dell’Ove e l’avvio di un reparto all’avanguardia finito al centro, in questi ultimi anni, di numerosi reportage della stampa perché nonostante fosse pronto non veniva aperto pur avendo apparecchiature di assoluto rilievo come un angiografo. Ma stavolta è fatta e nulla potrà fermare il countdown avviato ieri quando, al termine dell’esercitazione sanitaria, il reparto ha superato lo stress test. In tutta questa vicenda vanno ricordati alcuni passaggi, in primis quelli effettuati dall’ex manager Paolo Cantaro che ha curato tutto l’iter, poi continuato e concluso dall’attuale manager Giampiero Bonaccorsi supportato dal direttore sanitario, Giovanni Lazzara. E poi il lavoro effettuato dal primario del reparto Giuseppe Carpinteri e dal suo staff. Anche al rettore, prof. Francesco Basile, ha spinto per l’apertura e la Regione, con l’assessore Ruggero Razza e lo stesso presidente Musumeci ha coordinato tutte le procedure dando il via finale.
Comincia una nuova avventura, ma non bisogna dimenticare che dal giorno dopo si apre l’altra grande questione sanitaria della città, l’avvio dell’iter per l’apertura dell’altro ospedale fondamentale per la città, il San Marco di Librino. E non bisogna neanche tralasciare che in queste prime settimane bisognerà avere un occhio vigile e monitorare eventuali problemi che potrebbero verificarsi nel vecchio Vittorio Emanuele.
Ieri comunque visi soddisfatti alla conclusione dell’esercitazione, con visita finale e briefing delle autorità, con in prima fila il presidente Musumeci, il sottosegretario all’Interno, Stefano Candiani, l’assessore Razza, il rettore Basile, il prefetto, Claudio Sammartino e i responsabili delle Forze dell’ordine: il questore Alberto Francini, il comandante dei Carabinieri, colonnello Raffaele Covetti e il comandante della Guardia di finanza, generale Antonio Nicola Quintavalle Cecere.
«Lo stress test effettuato è lo strumento più idoneo per rendersi conto dell’efficacia di una struttura – ha detto il presidente Musumeci. Una struttura nuova, in un’area nuova e con una organizzazione che speriamo sia la più razionale possibile. Al tempo stesso la Regione sta lavorando perché il nuovo San Marco possa presto diventare un nuovo punto di eccellenza per la sanità e non soltanto catanese». «Sono scadenze che abbiamo messo in calendario e stiamo lavorando perché possano essere rispettate. E qui al Policlinico ci siamo già».
Per il sottosegretario Candiani «c’è la certezza per i cittadini di avere una struttura bene organizzata ma soprattutto un sistema al quale la Regione sta lavorando bene». Per l’assessore Razza «Quella messa in campo ieri è stata una importantissima attività che ha permesso di testare l’efficacia del pronto soccorso ormai prossimo all’apertura, consegnandoci anche una grande conferma: la capacità di fare squadra. Questa equipe – ha aggiunto – ha lavorato con la massima professionalità e competenza e voglio ringraziare tutti: i medici, gli infermieri, gli OSS, il personale 118, gli steward, i militari della Gdf, gli agenti della Polizia e la Protezione civile e un ringraziamento sentito, dopo questi tragici giorni di lutto per la Sicilia, al mondo del volontariato e agli uomini del Soccorso Alpino».
Dal rettore prof. Basile soddisfazione per i risultati ottenuti: «In questa settimana in vista dell’apertura risolveremo le ultime criticità». Basile ha quindi dato la sua disponibilità per effettuare il primo turno di chirurgia d’urgenza nel nuovo reparto.