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L'EMERGENZA

Catania-Palermo-Comiso-Trapani, il quadrilatero dell’odissea: è caos negli aeroporti siciliani

La chiusura di Fontanarossa per l'incendio del 16 luglio sta creando forti disagi nel sistema dei trasporti dell'Isola. E purtroppo a pagare le conseguenze sono i passeggeri

Di Redazione |

Sono giorni di “ordinaria follia” per i tanti viaggiatori che partono o che arrivano in Sicilia. Il rogo di domenica al Terminal A ha provocato la chiusura dello scalo aeroportuale di Catania. E purtroppo a pagare le conseguenze sono i passeggeri in transito. La loro vacanza già prima di partire si è trasformata in un’odissea.

La situazione sta creando forti disagi nel sistema dei trasporti in Sicilia con passeggeri in partenza o in arrivo da Catania “dirottati” in altri scali dell’isola e mette sotto stress le altre aerostazioni dell’isola. Uno stress destinato a durare ancora visto che è slittata ancora la riapertura del Terminal A dell’aeroporto di Catania, chiuso dal 16 luglio scorso. Il rinvio di altri cinque giorni è stato annunciato da Enac e Sac, la società che gestisce lo scalo, per «favorire una migliore comunicazione con i passeggeri che potranno avere precise indicazioni sulla riprotezione dei voli».

Hanno la faccia abbastanza serena i passeggeri che hanno ricevuto l’annuncio della compagnia aerea che il volo sarebbe partito, magari con diverse ore di ritardo, ma comunque da Catania. «Attenzione vi dovrete presentare al Terminal C e non al Terminal A». «Visto quanto è successo ci riteniamo abbastanza fortunati. Abbiamo amici e parenti che sono ancora in attesa di conoscere il loro destino», ci dice una ragazza che sta per partire con le amiche per la loro prima vacanza da sole.

A Comiso scene da terzo mondo

Molti voli sono stati dirottati a Comiso. La lista è molto lunga. Un’iperattività improvvisa che però ha causato non pochi problemi, anche operativi. «Scene da terzo mondo», racconta un viaggiatore. «L’altoparlante non funziona e quindi per conoscere se ci sono novità sul volo dobbiamo andare al piano di sotto».

Lo scalo, molto piccolo, è sovraffollato. E molta gente è seduta per terra o usa la valigia come panca. «I monitor sono spenti, ascensore e scale mobili sono guaste», racconta ancora. Dalla società di gestione fanno sapere che «si sono surriscaldati gli impianti per l’enorme flusso di passeggeri e per l’iperattività». c’è chi attende da ore e ore la partenza del volo Wizz Air. Ma l’aeromobile non è mai arrivato. E la partenza è stata prima schedulata alle 16,35, poi rinviata alle 22 e infine fissata alle 00.30.

Quello che lamentano i viaggiatori è soprattutto l’assenza di comunicazioni da parte delle compagnie ma anche delle istituzioni e delle società che gestiscono gli scali. Una mancanza di informazioni che non fa altro che accrescere il nervosismo e stressare maggiormente il sistema.

La scelta Punta Raisi

La situazione non è migliore a Palermo. Sono 36 i voli in arrivo e partenza che sono stati dirottati ieri dallo scalo di Catania a quello del capoluogo. Oggi 50. Sono tanti i turisti in transito che ieri hanno atteso notizie dalle compagnia per essere riprotetti. «Ho ricevuto adesso la comunicazione che sposteranno il volo di qualche ora – ha detto un passeggero che spera di poter tornare a Milano – Stiamo a guardare il telefonino in attesa della mail della compagnia aerea per sapere quando torneremo a casa. Un incubo».

Lunedì nero per una catanese che è atterrata a Palermo. Quando è arrivata sperava di trovare una navetta o un transfer organizzato dalla compagnia aera ma invece ha trovato il nulla. E alle 11 di sera non ha avuto altra soluzione che affittarsi una macchina, al costo di 300 euro, per poter raggiungere Catania e quindi tornare a casa. Il tutto senza bagagli perché mai arrivati.

La società di gestione dell’aeroporto di Punta Raisi, la Gesap, ha deciso di sospendere i voli ex Catania «Accetteremo venti voli domani, giovedì 20 luglio, e nessuno da venerdì a domenica» ha detto l’accountable manager e direttore generale di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo, Natale Chieppa, che in questi giorni ha coordinato le operazioni dovute all’eccezionale ondata di voli aggiuntivi arrivati nello scalo di Palermo. «L’infrastruttura sta reggendo», ma per il Falcone-Borsellino, «che ha già di suo una crescita del 15% di traffico, il rischio è compromettere la qualità dei servizi». E denuncia anche «le procedure scorrette di alcune compagnie che hanno inviato voli a Palermo senza preavviso».

Una decisione, quella della Gesap, contestata dall’Enac che «rivendica il proprio ruolo di autorità nel determinare la capacità degli aeroporti siciliani a supporto dell’operatività di Catania» e dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che «stigmatizza» la decisione, adottata «senza un doveroso confronto con gli organi di controllo», e «richiama tutti al senso di responsabilità comune». Il governatore annuncia che «vigilerà su atteggiamenti e decisioni unilaterali lontani dallo spirito di cooperazione sociale che possano arrecare grave pregiudizio al superamento dei disagi».

Trapani Birgi

Anche Trapani ha fatto fatica a gestire il considerevole aumento di utenti e di voli in transito, Airgest ha rassicurato sul fatto che il sistema sta reggendo. «Nonostante l’attività dello scalo sia stata sottoposta a fortissimo stress, la struttura ha risposto nel migliore dei modi – ha commentato il presidente Salvatore Ombra -. Il personale sta lavorando al cento per cento delle proprie capacità, in tutti i ruoli necessari per affrontare l’emergenza che ha colpito l’aeroporto di Catania a cui abbiamo espresso, dal primo istante, la nostra fattiva vicinanza».

Sono arrivati la notte scorsa all’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi, ben 24 pullman nuovi, targati appositamente ieri e concessi da Ast, per decisione della task force voluta dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e coordinata dall’assessore ai Trasporti, Alessandro Aricò. Si aggiungono a quelli già forniti per far fronte all’emergenza causata dall’incendio dell’aeroporto Fontanarossa. Anche l’Aeronautica militare e il Sesto Reggimento dei Bersaglieri dell’Esercito hanno messo a disposizione propri mezzi e la Protezione civile continua a fornire supporto e ristoro ai passeggeri in attesa di tornare a destinazione. La Prefettura è in contatto continuo con il presidente di Airgest, Salvatore Ombra e ogni volo viene coordinato con la compagnia aerea Ryanair.

I voli, oggi, in transito dall’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi sono 49 tutti operati da Ryanair di cui 31 riprotetti da Catania. Sono Cracovia, Bologna (4 voli), Malta (3 voli), Pantelleria (2 voli operati da Dat), Milano Malpensa (4 voli), Tolosa, Milano Bergamo (3 voli), Pisa (3 voli), Siviglia, Londra Stansted, Roma Fiumicino (7 voli), Napoli, Villafranca, Venezia (3 voli), Genova, Torino (2 voli), Ancona, Billund, Napoli, Dusseldorf-Weeze, Bruxelles Charleroi, Treviso, Trieste, Bari, Pescara, Eindhoven, Cagliari. Saranno impiegati 130 bus per trasportare circa 6000 persone a Catania. Ieri, i 106 voli che hanno raggiunto Trapani non hanno avuto alcun ritardo imputabile allo scalo.

Catania e il Terminal C

Per fare fronte all’emergenza nel quinto aeroporto d’Italia si sta lavorando sul Terminal C dove Enac e Sac, in coordinamento con la Protezione Civile, hanno previsto realizzazione di una tensostruttura che permetterà di aumentarne la capienza e il numero di voli operati ogni ora che passerà dai due attuali a quattro e poi anche a sette. Inoltre, spiegano Enac e Sac, «grazie alla collaborazione con il prefetto Maria Carmela Librizzi e con il governatore Renato Schifani, è entrato a regime il sistema di trasferimento con navette dei passeggeri verso gli scali di Comiso, Palermo e Trapani: il servizio proseguirà nei prossimi giorni».

Ma i disagi restano con utenti che si vedono cancellati i voli o che subiscono forti ritardi e che attendono per lunghe ore negli aeroporti, dove le file aumentano. «Stiamo riscontrando una miriade di segnalazioni da parte di passeggeri che hanno subito disservizi aerei – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – i nostri centralini, così come quelli delle compagnie aeree e degli scali siciliani sono in tilt. Stimiamo disservizi per circa 500mila passeggeri coinvolti anche in successivi voli».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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