Le indagini dell’operazione Penelope hanno fatto emergere anche il ruolo operativo e decisionale di Maria Rosaria Campagna, storica compagna di Salvatore Cappello, 58 anni, capo del clan, e detenuto al 41 bis, che domiciliata a Napoli era l’anello di congiunzione tra il boss detenuto ed i vertici operativi a Catania, dove la donna si recava frequentemente.
Proprio Salvatore Cappello, nonostante si trovasse al 41 bis grazie alla Campagna ha continuato a ricoprire il ruolo di capo indiscusso del clan mafioso, dando direttive ai sodali anche per il tramite della donna. Per Cappello non è stato adottato alcun provvedimento trovandosi già detenuto e all’ergastolo.