Per togliere la multa alla nipote di un collega, un vigile urbano di Catania avrebbe cambiato un numero di targa della vettura sul verbale, ma è stato più che sfortunato perché quella segnata, a cui si riferiva la contestazione taroccata, era l’auto privata dell’allora procuratore aggiunto di Catania, adesso a capo dell’ufficio, Carmelo Zuccaro.
Il magistrato ha contestato la multa, visto che la vettura era ferma da tempo, ed è nata un’inchiesta che ha portato al rinvio a giudizio per falso e abuso di potere dell’agente della polizia municipale che è sotto processo a Messina, dove gli atti sono stati trasferiti per legittima suspicione.
L’episodio, avvenuto due anni fa, è ricostruito dal sito Livesicilia ed è stato confermato all’Ansa dallo stesso procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro.