CATANIA – Droga nelle crepe dei muri e nei “tubi” delle transenne o dei “pali” dei cartelli stradali. Erano tanti i nascondigli utilizzati dai pusher per avere sempre a portata di mano la roba da vendere. A Catania i gambiani hanno “sfrattato” da tempo gli spacciatori catanesi dal quartiere di San Berillo e si erano presi il controllo del mercato al dettaglio di hashish e marijuana nella zona un tempo “culla” della prostituzione.
Un’attività da tempo conosciuta alla polizia che si è concretizzata nel corso di un’operazione spalmata su tre giorni, ad opera della Squadra mobile di Catania e del Commissariato centrale. È stata eseguita un’ordinanza di misura cautelare (decisa dalla Procura della Repubblica) firmata dal gip, nei confronti di tredici persone tutte indagate per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine – chiamata “The Wall” ha permesso, nei primi mesi del 2019, di raccogliere prove a carico di un gruppo di spacciatori in particolare africani e principalmente cittadini del Gambia, che avevano assunto il controllo dello spaccio nel quartiere San Berillo. Bastava inoltrarsi per i vicoli di San Berillo per acquistare di tutto. Soprattutto nei fine settimana, non è difficile individuare ragazzi che con 10 euro in mano vanno a comprare le “stecche” di marijuana. E le prove raccolte dalla polizia anche con strumenti tecnici hanno riscontrato che i “clienti” fossero di ogni età ed estrazione sociale.
Nel corso dell’indagine è stata anche sequestrata della sostanza stupefacente e sette persone sono state arrestate (alcune anche in flagranza di reato). Si tratta di cinque gambiani, un senegalese e un cittadino del Mali. Altri tre gambiani, invece, avranno l’obbligo di presentarsi ogni giorno in questura per “firmare”. Sono tutti senza fissa dimora.
Questi i nomi degli arrestati: Omar Bah, Senegal (classe 1997); Ebrima Jarra nato in Gambia (classe 1999); Bubaj Fadera, nato in Gambia (classe 1999); Ibrahim Darboe, nato in Mali (classe1989); Musa Jupe, nato in Gambia (classe 1999); Tamba Dampha, nato in Gambia (classe 1998); Fakeba Sonko, nato in Gambia (classe 1997).
Altre due persone sono ancora irreperibili e, ieri, la polizia è tornata a setacciare il quartiere con l’aiuto dei cani antidroga che hanno “fiutato” nascosti negli anfratti delle mura delle abitazioni, piccoli quantitativi di sostanza stupefacente già confezionati per la vendita. Alle operazioni hanno partecipato diverse componenti del personale di polizia, oltre alla Squadra Mobile e il commissariato “Centrale” anche gli Artificieri, la squadra Cinofili,l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, il Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale e il Gabinetto regionale di Polizia Scientifica S. O; dall’alto, anche un equipaggio del reparto Volo della Polizia di Stato di Palermo, a bordo di un elicottero per un totale di oltre 100 agenti che hanno letteralmente interdetto l’area.
Inoltre, la polizia ha identificato decine di stranieri, accompagnandone tredici negli uffici della Questura. Sette di essi sono stati “espulsi” dal territorio nazionale e per due di essi è stato immediatamente eseguito con l’accompagnamento al C.P.R. di Caltanissetta – Pian del Lago.