Cronaca
Catania, la figlia litiga con una vicina, e il papà spara alla porta di casa
Sua figlia litiga con una donna e lui per tutta risposta prima cerca di picchiare l’uomo che era con la rivale della ragazza a mani nude, poi cerca di dargliele con un bastone e poi, visto che non era riuscito a vendicarsi, è tornato sul posto e ha sparato contro la porta otto colpi di pistola. Una reazione folle che è costato l’arresto a Giuseppe Censabella, pregiudicato di 39 anni e al suo complice, Alessandro Scalia, pregiudicato di 40 anni. Ad arrestarli è stata la Squadra Mobile che, su delega della Procura di Catania, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due firmata dal gip del Tribunale etneo. Le accuse sono a vario titolo di tentato omicidio aggravato e di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo.
La vicenda risale allo scorso 4 settembre quando, nel rione di San Cristoforo, alcuni residenti avevano segnalato diversi colpi di arma da fuoco. Le indagini avevano consentito di appurare che poche ore prima si era verificata un’accesa lite tra una donna e la figlia di Giuseppe Censabella. E quest’ultimo ha deciso di vendicarsi a modo suo. Insieme ad Alessandro Scalia a bordo di uno scotter è arrivato sul posto aggredendo il proprietario dell’abitazione che aveva “spalleggiato” la donna. Una lite che non è finita qui perché Censabella si è allontanando tornando con un bastone con il quale ha cercato, senza successo, di picchiare l’uomo, annunciando che sarebbe tornato armato di pistola. E infatti poco dopo Censabella è tornato sempre insieme a Scalia sul posto e ha sparato otto colpi di pistola verso la porta dell’abitazione senza colpire per fortuna, nessuno dei suoi obiettivi, perché nel frattempo si erano chiusi in casa. Tutti i colpi erano stati sparati contro la porta dell’abitazione ad altezza idonea ad uccidere chi si fosse trovato dietro. I due sono stati rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA