Catania, "prelevano" bancomat ma sportello ricade all'interno
Catania, la banda del bancomat “preleva” uno sportello alle Poste
Colpo all’ufficio Postale di Zia Lisa con la solita tecnica: l’intero apparato è stato “smurato” con un autocarro ma poi l'apparato è ricaduto nell'ufficio e i malviventi sono fuggiti
CATANIA – Torna a farsi viva la «banda del buco». Dopo un periodo di stasi, infatti, i delinquenti che prendono di mira bancomat e postamat sono tornati in azione, mettendo questa volta nel mirino l’ufficio postale di via Zia Lisa 187. Non è stata, comunque, un’azione fortunata quella dei malfattori. Che erano arrivati ben attrezzati come sempre (ovvero muniti della “solita” pala meccanica rubata durante la scorsa settimana e caricata su un camion), ma che stavolta hanno peccato, per così dire, di precisione. Un po’ come era accaduto – anche se la tecnica utilizzata fu diversa – alcuni mesi addietro a San Gregorio.
In quell’occasione fu preso d’assalto il bancomat del Credito Siciliano di fronte al Municipio del paesino etneo: un eccessivo dosaggio di acetilene, che doveva “soltanto” far saltare il forziere, determinò un’esplosione che danneggiò la chiesa madre, lo stesso Municipio e la struttura che ospitava la filiale della banca, adesso chiusa a seguito dell’inagibilità dell’edificio. I delinquenti fuggirono a mani vuote.
Stessa sorte è toccata a chi ieri ha tentato il colpo, intorno alle 2 del mattino, a Zia Lisa. La “botta” della pala meccanica che ha determinato il crollo della parete che “ospitava” il postamat è stata fin troppo forte: il forziere è caduto all’indietro, ovvero dentro l’ufficio postale, costringendo i ladri a prendere una decisione in pochi secondi. Tentare di impossessarsi lo stesso del denaro o fuggire via? Alla fine è stato certamente meno rischioso allontanarsi a tutta velocità, lasciando sul posto postamat, pala meccanica e camion utilizzato per portare fino a Zia Lisa l’escavatore. Tutto ciò pochi minuti prima che, in seguito all’allarme inevitabilmente scattato, arrivassero i carabinieri della compagnia di Fontanarossa, che hanno avviato le indagini su questo raid.
Avvisato il direttore dell’ufficio postale, per tutta la giornata di ieri e fino a stamane è stato predisposto un servizio di vigilanza privata al fine di evitare ulteriori ed ancor più sgradite sorprese. Probabile che l’uffio rimarrà comunque chiuso anche nella giornata odierna. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA