Catania, intimidazione ai colleghi della redazione di Unica Sport

Di Giovanni Finocchiaro / 31 Ottobre 2021

Che il clima attorno a chi si occupa, in questo periodo di comprovata incertezza e grande tensione, dei fatti che riguardano presente e futuro del Calcio Catania, sia pesante, si nota da tempo. Ma oggi è stato varcato il confine. L’auto della redazione di Unica Sport, diretta da Federico Lo Giudice, è stata seriamente danneggiata. Uno sfregio, perchè all'interno del mezzo non è stato trafugato alcunchè. L’auto era parcheggiata nella zona di Via Zurria, vicino la Piscina “Francesco Scuderi”. E, a quanto pare, non è la prima volta che Unica Sport subisce danni ai propri mezzi.

Stavolta il fatto è diventato di pubblico dominio per via delle foto pubblicate sui social. La nostra redazione è vicina ai colleghi di “Unica” e al tempo stesso chiede un intervento immediato di forze dell'ordine e sindacati di categoria per riunirsi e dare vita a un confronto necessario, invocato da tanto, troppo tempo. Il web è uno strumento in cui si può e si deve liberamente esprimere le proprie opinioni su tutto. Più che mai su fatti sportivi e sui contorni di una vicenda – quella della squadra di calcio – che coinvolge, appassiona e preoccupa tutti quanti.

Purtroppo, a volte, si eccede con le critiche. Quando sono costruttive si devono fare ed è giusto che chi si occupa saltuariamente e quotidianamente delle cronache sul mondo rossazzurro ne tenga conto per correggere errori o per rendersi conto di ciò che si scrive. Ma spesso è capitato che ragazzini, colleghi navigati, professionisti anche seri e pubblicisti alle prime armi che fanno questo lavoro per hobby (anche senza avere un tesserino in mano), si esprimano con frasi e concetti estremamente pericolosi. Che sobillano l'opinione pubblica. Le parolacce, gli insulti, gli inviti a criticare con termini non proprio ortodossi sono all'ordine del minuto. E, poi, si arriva a episodi come quelli che hanno danneggiato lavoro e mezzi di “Unica”.

Internet, in questo senso, ha causato danni irreparabili. Chiunque si improvvisa giornalista raccontando di tutto e di più anche senza l'ausilio di prove, ma basandosi su opinioni proprie magari senza fondamento. In questa fase terribile invitiamo tutti a riflettere prima di parlare, ergendosi a opinionisti, misurando concetti e parole. La verità va sempre narrata, ma su basi concrete, non per sentito dire o sulla scorta di quel che si pensa al mattino. Il nostro giornale subisce attacchi continui da parte di chi non condivide quel che si scrive, le notizie che si danno. Liberi di pensarla come si vuole, ma senza esagerare con gli insulti. Perchè, poi, le conseguenze sono quelle che hanno – stavolta – colpito “Unica” e che domani potrebbero coinvolgere altri operatori dell'informazione.  

L'USSI. Il gruppo siciliano dell’Unione stampa sportiva italiana esprime sentimenti di solidarietà alla redazione di Unica Sport, diretta da Federico Lo Giudice, per quello che si configura come un autentico gesto intimidatorio e che, anche nel caso sia riconducibile ad una cosiddetta “bravata”, costituisce, attualizzandola, la bieca e cruenta rappresentazione dell'imbarbarimento dei costumi, che segna la società al giorno d’oggi. Nell’uno o nell’altro caso, l’USSI Sicilia manifesta la propria vicinanza ai colleghi che quotidianamente si adoperano per fornire un’informazione più completa possibile ed auspica che gli inquirenti possano individuare l’autore del deprecabile gesto, così da attivare i procedimenti giudiziari di rito.

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Pubblicato da:
Alfredo Zermo
Tag: calcio catania intimidazione unica sport