Catania, cimitero terra di nessuno«depredato» dai ladri di ferraglia
Catania, il cimitero terra di nessuno «depredato» dai ladri di ferraglia
Si moltiplicamno i furti all'interno della struttura catanese con manufatti rubati per poi essere rivenuti ai rigattieri / FOTO / VIDEO
«Il cimitero di Catania dev’essere un luogo di preghiera, dedicato alla memoria dei defunti, e non la terra di nessuno dove i ladri possono agire indisturbati». A ribadirlo, dopo l’ennesimo furto, sono i parenti dei cari estinti che qui, almeno sulla carta, dovrebbero riposare in pace. «Purtroppo non è così – afferma Nicola Privitera – in questo luogo è stato seppellito mio suocero e ieri, davanti alla sua lapide, la mia famiglia ha fatto una brutta scoperta. Luce perpetua e vaso di fiori spariti oltre all’immagine marmorea dell’uomo ridotta in mille pezzi».
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Manufatti rubati o distrutti che aggiungono altro dolore a quello preesistente di nonne, mamme, figli e genitori. Parenti che raccontano di un campo santo senza nessun tipo di controllo dove sistematicamente sparisce qualsiasi cosa possa essere rivenduta a ferrivecchi e rigattieri. «In alcuni casi- dice il consigliere comunale Carmelo Sofia- la gente è costretta ad utilizzare le catene intorno ai vasi per evitare che siano rubati. In alcuni giorni già dalle 5 di pomeriggio, e fino all’orario di chiusura, qui non c’è più nessuno ed i ladri hanno campo libero per poter agire.
La sicurezza? L’amministrazione sta facendo tanto in questo ambito – continua Sofia- la questione di base è che, oltre alle telecamere, serve la presenza costante della divisa come soluzione definitiva al problema». Da qui un piano di lavoro a breve, medio e lungo periodo. Anche i catanesi, come ha più volte ribadito Palazzo degli Elefanti, dovrebbero dare una mano al comune e alle forze dell’ordine denunciando gli eventuali ladri. Partecipazione attiva per evitare altri saccheggi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA