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Catania, il centro sociale Colapesce sgomberato dalla polizia a un anno e mezzo dall’occupazione

Di Redazione |

CATANIA – Sgomberato a Catania dalla polizia il Centro popolare occupato Colapesce, l’ex Hard Rock Cafè nella zona delle Pescheria, che da circa un anno e mezzo era diventato il quartier generale di un centinaio di ragazzi di sinistra  che avevano trasformato quello stabile abbandonato (di proprietà di Unicredit) in un ritrovo per i bambini e i ragazzi del vicino rione popolare Angeli Custodi, ma anche un presidio di solidarietà e accoglienza. 

L’ex Hard Rock Cafè era stato occupato il 17 gennaio dl 2018 con un urlo di gioia ribelle e una ventata di azione popolare, quella di una nuova fase politica avviata per «maturare nell’autogestione, crescere nell’analisi politica, sperimentare nell’intervento politico, alimentando e concretizzando un po’ di più quel sogno che ci lega, quello della possibilità di un altro mondo possibile ma soprattutto necessario». Dietro questo programma, ambizioso e coraggioso, i ragazzi della Comunità Resistente Piazzetta, gruppo nato spontaneamente, parlando, elaborando, discutendo e sognando dalle parti di piazza Santa Maria di Gesù, e passato dalle parole, dalle elaborazioni, dalle discussioni alla realizzazione dei sogni.

Il Cpo Colapesce  tanto per cominciare ha recuperato l’edificio. Via tonnellate di rifiuti e carcasse di animali che ammorbavano il quartiere, lavori di recupero, di ristrutturazione, di restauro. Ed ecco l’incanto, il Cpo Colapesce è diventato punto di riferimento delle famiglie della zona, dei bambini, di chi ha bisogno di un aiuto, di un sostegno. E di altro ancora. 

Il Cpo è stato in questo anno e mezzo un moltiplicarsi di iniziative, tutte concrete, serie, vere. Ma anche con un taglio fortemente umano. Feste, regali ai bambini del quartiere, musica per i più grandi e poi quel cercare di essere presenti, tra la gente. Poi c’è nel Cpo c’era attenzione per chi ha bisogno di sostegno giuridico o sindacale, senza distinzione di colore, di pelle. Si è cercato di aprire una palestra e si ragionava anche su un ambulatorio.

Oggi l’intervento della Digos ha messo fine a questo esperimento sociale tra le proteste dei giovani del Cpo e la delusione della gente del quartiere. Così l’istituto di credito proprietario dell’ex sede dell’Hard Rock Cafe potrà tornare in possesso dei locali. La Digos ha infatti eseguito un provvedimento della Procura di ispezione dell’immobile per la sua restituzione al proprietario, che ne aveva denunciato l’occupazione abusiva. La struttura, che necessita di interventi per la messa in sicurezza e a norma, era deserta. Così fabbri incaricati dall’istituto di credito hanno messo una porta in ferro battuto all’ingresso. Davanti la struttura ci sono attualmente almeno una cinquantina di persone che stanno protestando contro l’intervento eseguito. In zona il traffico è deviato e c’è un presidio della polizia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA