CATANIA – Protesta degli ex ricercatori del laboratori Myrmex davanti ai cancelli dell’ex Palazzo Esa, che ospiti gli uffici di rappresentanza della presidenza della Regione a Catania, contro il silenzio dell’Ente che aveva promesso nuova attenzione alla loro vertenza. Da giugno non potranno più usufruire di alcun ammortizzatore sociale. La protesta è stata organizzata spontaneamente.
Sulla vicenda sono intervenuti Filctem Cgil di Catania e la Cgil ricordando che «è trascorso il termine dei dieci giorni che la stessa Regione Siciliana aveva segnalato come possibile data di incontro con gli ex lavoratori della Myrmex» e confermando «incondizionato sostegno ai ricercatori del laboratorio di eccellenza».
I sindacati chiedono «nuovamente alla Regione di essere ricevuti e segnalano inoltre che i lavoratori sono stati ricevuti dal potenziale compratore del laboratorio, Roberto Giusti, dell’azienda Prestafarma». «Dall’incontro in Prefettura del luglio 2017, non abbiamo avuto alcuna interlocuzione, neppure informale, con l’imprenditore Giusti, ma ci auguriamo che avvenga presto – spiegano i sindacati – anche al fine di conoscere il Piano industriale. I lavoratori della Myrmex sono duramente provati proprio da quanto accaduto ai loro danni negli anni scorsi ed è necessario tutelarli in caso di salvataggio del laboratorio. Salvataggio che auspichiamo avvenga in tempi brevi e nelle migliori condizioni per chi investe, per chi lavora e per il territorio».