Da Concetta a Nataly, 5 generazioni (di donne) nell’arco di soli 73 anni: il record di una famiglia catanese

Di Maria Elena Quaiotti / 03 Giugno 2024

Cinque generazioni (di donne) nell’arco di 73 anni, una grande famiglia catanese che fra sei mesi conterà ben 77 nipoti. Si tratta di un vero record non ancora reso noto, ma solo perché i social non avevano ancora preso piede quando nel 2008 è nata Nataly, che di questa famiglia costituisce la quinta generazione e oggi è diventata una splendida 16enne, “candidata” a procreare la sesta generazione.

Resta, comunque, il fatto che cinque generazioni in 73 anni sia davvero un record in Italia, tutto da dedicare a Concetta Castagna, classe 1935, ovvero la “capostipite” che il prossimo dicembre compirà 89 anni. Concetta oggi è trisnonna e ancora ricorda in modo nitido perfino i difficili periodi della Seconda guerra mondiale. La storia della famiglia si è iniziata dall’unione dei cugini (perché figli di due fratelli) Concetta e Orazio Castagna, che hanno procreato ben 12 figli, di cui due mancati: uno all’età di quattro mesi, quando Concetta aveva solo 16 anni, e l’altro all’età di cinque anni.

La seconda figlia, Cettina, è nata a giugno 1954, gli altri nove fratelli sono tuttora viventi. Da Cettina Castagna, ormai bisnonna, è nata Nunziella Arcidiacono (nel 1977) che, all’età di 16 anni, ha partorito Roberta Sentina (nel 1993). Roberta nel 2008, all’età di 15 anni, ha dato alla luce Nataly Guerrera, rendendo così nonna anche Nunziella. Nella foto pubblicata le vediamo tutte, da sinistra a destra, in ordine cronologico.

La trisnonna

Se ai nostri lettori, come a noi, verrà difficoltoso districarsi e ricordare le parentele, lo stesso non accade alla trisnonna Concetta: «È lei – precisa una delle nipoti, Valentina Castagna – a ricordarsi di tutti i nostri compleanni, degli onomastici, perfino le date degli anniversari di tutti i matrimoni. Nonna Concetta per noi è un vero punto di riferimento, ne conosciamo la storia e la rispettiamo proprio per la forza che da donna ha avuto nel mantenere unita tutta la famiglia. Dobbiamo pensare che parliamo di anni decisamente diversi da quelli attuali, a volte lei stessa ricorda la sua prima infanzia, scandita dalla ricerca di cibo nei boschi e dalle corse nei ricoveri sotterranei in città per nascondersi in caso di allarme. Una frase che dice sempre e ci è rimasta impressa riguarda i bombardamenti sulla città: sembravano, dice, le “bombe” per la festa di Sant’Agata. Nonna Concetta ha avuto una vita molto pesante, ha cresciuto i suoi figli praticamente da sola, ma non ha mai perso l’amore per la vita e l’entusiasmo nonostante ad agosto 2019 abbia avuto una ischemia. Eppure, resta sempre arzilla e con una gran parlantina!».

Capita che la grande famiglia si ritrovi, non spesso, ma è successo proprio qualche giorno fa a quando risale la foto pubblicata. L’ultima della generazione, Nataly, sta frequentando una scuola-lavoro per diventare parrucchiera.

Pubblicato da:
Alfredo Zermo