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Catania, corsa clandestina di cavalli e colpi di pistola: la denuncia dell’animalista Rizzi

Un video che sta facendo ilgiro del web e che è al centro di un'altra denuncia

Di Redazione |

«Anni di sottovalutazione della politica non possono che portare a questo. Una corsa clandestina in pubblica via e con tanto di colpi di pistola che rappresentano, oltre al grave maltrattamento di animali, uno schiaffo in faccia a chi ancora crede nella legalità».

E’ quanto ha scritto in un post, con un comunicato, Enrico Rizzi, animalista e influencer per i diritti degli animali, venuto in possesso di un video di una corsa clandestina nel Catanese.

Il filmato, ricostruisce Rizzi, è stato «lanciato sui social e rimasto online solo per poco tempo, mostra una strada extraurbana dove si notano in folle corsa due sulky professionali guidati da driver incappucciati o con passamontagna» e «i cavalli sono attorniati da decine di motori spesso con la targa oscurata da dove, più volte, si vede alzare una mano che impugna un’arma, verosimilmente una pistola».

«In meno di un minuto – dice Rizzi – si avvertono chiaramente esplodere ben cinque colpi, per almeno tre volte coincidenti con i frame che mostrano l’arma in mano. Si tratta di un caso di una gravità inaudita che la dice tutta sul baratro culturale creato in anni di disattenzione e menefreghismo ma anche di impunità della legge». Sulla vicenda annuncia che presenterà una denuncia ai carabinieri. «Durante la stessa diretta – sottolinea – è intervenuto il vice presidente della Commissione antimafia, Ismaele La Vardera, che ha annunciato la richiesta di apertura un’indagine sulle corse clandestine»

Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Francesco Emilio Borrelli che parla di «fenomeno direttamente legato alle cosche mafiose che, con questi eventi rimpinguano le proprie casse, grazie alle scommesse, e acquistano sempre più prestigio» e annuncia la “presentazione di un’interrogazione parlamentare, affinché si avviino procedure drastiche per fermare tale barbarie criminale».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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