La richiesta di rinvio a giudizio per i 45 imputati del secondo troncone dell’inchiesta “Università bandita” su presunti concorsi truccati nell’ateneo è stata ribadita dalla Procura di Catania a conclusione dell’intervento in aula davanti al Gup Simona Ragazzi.
Tra loro alcuni docenti di altre facoltà italiane, l’ex procuratore di Catania Vincenzo D’Agata, una sua figlia docente universitaria, l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco e l’ex assessore comunale e professore universitario Orazio Licandro. L’inchiesta si basa su indagini della Digos della Questura coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro e dall’aggiunto Agata Santonocito. Nel troncone ‘principalè sono imputati nove docenti, compresi anche gli ex rettori Francesco Basile e Giacomo Pignataro, e la Procura ha già chiesto, il 15 aprile scorso, al Gup Marina Rizza il loro rinvio a giudizio. Chiesta anche la condanna a due anni di reclusione per il professore Giancarlo Magnano di San Lio, che ha fatto ricorso al rito abbreviato. A tutti e 10 sono contestati l’associazione per delinquere, turbata libertà di scelta del contraente, abuso d’ufficio, induzione indebita a promettere o dare utilità, corruzione per atti contrari ai propri doveri e falso ideologico e materiale