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La decisione

Catania Calcio, fine dei giochi: la Lega ha estromesso il club dal campionato

E' arrivato il triste epilogo di una giornata di attesa, appuntamenti non rispettati, confronti, richieste, le comunicazioni del Tribunale e l'affare Mancini saltato in mattinata  

Di Giovanni Finocchiaro |

Il Catania è stato estromesso dal campionato. Il triste epilogo di una giornata di attesa, appuntamenti non rispettati, confronti, richieste, si è chiuso con la richiesta dei curatori fallimentari alla Lega di far giocare la partita di domenica contro il Latina. La Lega è stata categorica: non ci sono soldi né condizioni. Inutile è stata la pressione del direttore dell'area sportiva Maurizio Pellegrino verso i curatori che hanno girato il quesito ai vertici della Lega.

Poco prima, alle 17.30, il Tribunale aveva emesso una nota nella quale ha spiegato, a firma del presidente dott. Francesco Mannino: “Trattandosi di vicenda di particolare interesse sociale, si comunica che in data odierna i curatori fallimentari hanno comunicato ad FC Catania 1946 s.r.l. la decadenza per inadempimento all’obbligo di pagamento integrale del corrispettivo. Con distinta pec i curatori fallimentari hanno provveduto a dame comunicazione alla FIGC e alle LegaPro, richiedendo, ove possibile, un intervento o contributo di carattere economico finanziario straordinario da parte della LegaPro, in misura tale da consentire di coniugare l’interesse alla regolare prosecuzione del campionato in corso con gli interessi della procedura fallimentare. In esito alle su indicate determinazioni, i curatori fallimentari relazioneranno al Tribunale di Catania in ordine alla permanenza delle condizioni economicofinanziarie per il mantenimento dell’esercizio provvisorio del ramo caratteristico di azienda”.

La Lega non ritiene ci siano le condizioni per continuare e sembra davvero una beffa per i tifosi che si preparavano a riempire lo stadio, soprattutto per tecnico e giocatori che sarebbero scesi in campo, come fanno da una stagione intera o quasi, senza la sicurezza di ricevere le spettanze in tempo.

In mattinata era atteso in città il signor Benedetto Mancini che s'era aggiudicata la terza asta competitiva per rilevare il ramo d'azienda sportivo, ma l'incontro in Tribunale è andato deserto. Di Mancini nemmeno l'ombra. A quel punto, l'affare è saltato in maniera definitiva, com'era nell'aria già da qualche tempo, e si è arrivati a una fine davvero ingloriosa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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