CATANIA – L’ennesima corsa clandestina di cavalli fermata dagli agenti della Polizia di Stato. Ancora un altro maltrattamento patito da due animali per soddisfare i lucrosi affari di una criminalità, che guadagna parecchio denaro sulle scommesse clandestine. E’ successo alle prime ore dell’alba di ieri, quando il personale del Commissariato di di San Cristoforo in sinergia con quello della Squadra Mobile, della Squadra a Cavallo, della Polizia Scientifica nonché coadiuvati dai veterinari dell’ASP di Catania e coordinati dal Dirigente del predetto Commissariato San Cristoforo, si appostava in contrada Campanito territorio del comune di Palagonia ove diversi indizi avevano indotto gli investigatori a ritenere per imminente una competizione clandestina di equini.
In particolare, le relative attività investigative, iniziate nella notte fra sabato e domenica seguite da diverse ore di appostamento e riprese video, alle ore 06.40 circa, dopo aver assistito alla tipica attività di perlustrazione effettuata dalle autovetture di alcuni probabili sodali degli organizzatori delle corse in parola, lungo il tragitto, due cavalli con relativi calessi venivano lanciati al galoppo, incitati dal trambusto sonoro dei clacson delle autovetture che li affiancavano e li seguivano.
Nel momento in cui veniva rilevato il primo calesse, alcune autopattuglie occultate in prossimità del luogo d’interesse, intervenivano tempestivamente, bloccando il calesse; contestualmente, non appena, transitava il secondo calesse, altre pattuglie di Polizia intervenivano prontamente mettendo fine, anche in questo caso, alle sevizie inflitte al povero animale.
Entrambi i cavalli, ad una attenta ispezione effettuata dal veterinario dell’ASP3, risultavano affetti da vistose e profonde ferite derivanti, sia dal galoppo a cui erano stati lanciati che dalle imbardature che gli erano state indossate.
I due driver e i due proprietari degli equini, rispondenti alle iniziali di A.A. di anni 40, C.M. di anni 38, G.G. di anni 40 e C.S di anni 38, venivano denunciati, in stato di libertà, per il reato di maltrattamento di animali, mentre i due cavalli venivano sequestrati ed affidati ad un centro di recupero specializzato.Nei confronti del proprietario di un terzo equino sorpreso all’interno di un autocarro van, venivano elevate sanzioni amministrative per un ammontare di euro 10.380. Nell’ambito dell’operazione, venivano altresì identificati e controllati una ventina di pregiudicati sorpresi nelle adiacenze del percorso di gara.