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L'ENNESIMO EPISODIO

Catania, ancora violenza in ospedale: infermiera aggredita e ferita al Cannizzaro

La donna, in servizio al pronto soccorso, ha riportato la rottura del tendine del dito di una mano. L’aggressore è un cinquantacinquenne catanese

Di Concetto Mannisi |

Ancora un’aggressione in ospedale. Si è verificata nella tarda serata di venerdì al Cannizzaro e a pagarne fisicamente le conseguenze è stata un’infermiera in servizio al pronto soccorso.

Per la donna, poco più che quarantenne, la rottura del tendine del dito di una mano: una lesione per la quale è stata emessa una prognosi di 40 giorni e che costringerà la vittima a sottoporsi a un delicato intervento chirurgico per recuperare almeno la parziale funzionalità della parte interessata.

L’aggressore è un cinquantacinquenne catanese da qualche settimana residente in territorio di Gravina a seguito dell’avvio delle pratiche di separazione con la propria moglie.

Da tempo il soggetto – un muratore – aveva manifestato una certa instabilità e appena due giorni prima rispetto ai fatti del Cannizzaro aveva litigato con il genero, che nel corso di una più che animata discussione pare fosse arrivato a colpirlo con un pugno in testa. Per questo e forse altri motivi il muratore si è recato nella caserma della compagnia di Gravina, venerdì mattina, per sporgere denuncia-querela.

Non è chiaro se abbia proceduto in tal senso, di certo c’è che venerdì sera è stato preso da un attacco d’ira, al punto tale da portare i vicini di casa a sollecitare l’intervento dei carabinieri, che in effetti sono arrivati in qualche minuto là dove richiedeva la segnalazione: il cinquantacinquenne era in strada e stava urlando, imprecando, dimostrando di essere andato completamente in corto circuito.

Sul posto anche un’ambulanza, che ha poi trasportato l’uomo al Cannizzaro. Sul mezzo di soccorso è salito anche uno dei militari dell’Arma della compagnia di Gravina, che ha convinto l’uomo ad assumere le pillole per la pressione, in quel momento particolarmente alta.

Arrivati al nosocomio cittadino il muratore pare sia stato un po’ più collaborativo: al triage si è lasciato sottoporre al tampone per l’accertamento di una eventuale positività al Covid, quindi è stato preso in carico, per quanto con qualche perplessità, dal personale medico di turno. 

E’ stato quando i carabinieri sono andati via, convinti che tutto fosse rientrato, che il soggetto, fra l’altro incensurato, ha ripreso a dare da matto, aggredendo l’infermiera e spezzandole il tendine del dito di una mano.

A quel punto è stata chiamata la polizia, competente per territorio, ed è stato sollecitato il ritorno dei carabinieri di Gravina.

Alla fine pare che la palla sia passata anche alla polizia municipale, che avrebbe condotto l’uomo in altro ospedale per un  Trattamento sanitario obbligatorio. Al momento non sembra che siano state assunte altre iniziative nei suoi riguardi, ma è probabile che nelle prossime ore qualcosa possa muoversi nei confronti del soggetto, per il quale è facile ipotizzare i reati di lesioni gravi e interruzione di pubblico servizio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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