CATANIA – «Abbiamo colto nei rappresentanti del governo una grande attenzione verso la situazione del Comune di Catania che abbiamo evidenziato sin dal nostro insediamento, tanto che il sottosegretario Candiani si è ripromesso di approfondire il caso entro 2-3 giorni con il premier Conte e il ministro Salvini, sulla scia dell’appello pubblico che abbiamo inviato lo scorso 26 ottobre per definire, inequivocabilmente, l’indirizzo più utile da seguire nell’interesse generale del Comune, dei lavoratori e dei catanesi tutti». Lo affermano il sindaco di Catania Salvo Pogliese e il vicesindaco Roberto Bonaccorsi a conclusione del lungo incontro sulla situazione al Comune del capoluogo etneo che si è svolto al Viminale con il sottosegretario all’Interno Stefano Candiani, alla presenza di tecnici ministeriali dell’Interno, del Mef e della Cosfel.
«La situazione strutturale deficitaria del Comune cristallizzata dalle deliberazioni 153 e 154 del 4 maggio dalla Corte dei conti che ne hanno sancito il dissesto e la gravissima crisi di liquidità delle casse comunali, la cui anticipazione di tesoreria annuale è stata pressoché esaurita già al nostro insediamento – dicono Pogliese e Bonaccorsi – necessita di un ulteriore approfondimento tecnico sia per l’enorme ammontare del debito che per il rispetto delle norme del Tuel, che consentano legittimamente interventi di sostegno immediati, come quelli che abbiamo richiesto, per saldare le spettanze e pagare i dipendenti e i fornitori».
«Entro la settimana – proseguono sindaco e vicesindaco – convocheremo un’assemblea pubblica con le rappresentanze delle forze sociali e datoriali, ma anche con l’associazionismo, nell’unico interesse di avviare un cammino di sviluppo finalmente virtuoso e individuare il percorso di risanamento effettivo del grave squilibrio del bilancio comunale, che ha certo radici antiche, ma che con ogni evidenza, come hanno confermato univocamente sia i magistrati contabili e sia i tecnici del governo oggi, si è notevolmente aggravato negli ultimi anni».