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TRAPPETO NORD

Catania, a oltre 2 mesi dall’esplosione di via Gualandi cantiere deserto e strade della zona ancora interrotte

Consegnato oggi uno dei primi immobili dell'Iacp danneggiati e cominciano i lavori su altre case, ma la via Galermo resta tagliata a metà con notevoli disagi per gli abitanti della zona

Di Redazione |

Prosegue davvero a rilento l’attività per superare lo stato di crisi ed emergenza dichiarato in seguito all’esplosione causata da una fuga di gas lo scorso 21 gennaio, nel quartiere di Trappeto Nord-via Galermo, a Catania.

Il cantiere transennato appare quasi sempre deserto e a via Galermo, una delle strade più lunghe e più antiche di Catania è ancora interrotta, una interruzione che crea notevoli disagi agli abitanti della zona, costretti a lunghe, lunghissime deviazioni per raggiungere i servizi del quartiere come chiese, supermercati, delegazioni comunali e quant’altro. Tra l’altro è ancora interrotta sempre a oltre due mesi dall’esplosion anche la via Geza Kertesz, strada che incrocia la via Galermo e che rappresenta la continuazione del viale Tirreno e che permette di raggiungere agevolmente la via Sebastiano Catania, altra importante arteria di Trappeto Nord. Un ulteriore disagio per tutta l’area. Eppure basterebbe poco per migliorare la situazione e magari aprire le strade a senso alternato alleviando i problemi degli abitanti.

Vanno un poco meglio i lavori per le case popolari che sono state danneggiate dall’esplosione: In base al piano operativo redatto dalla Struttura commissariale nominata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, sono già stati ultimati i lavori urgenti di ripristino di un solo di proprietà dell’Istituto autonomo case popolari di Catania, in via Gualandi 17.

L’intervento, eseguito dalla ditta Nicolosi Carmelo Giuseppe & c di Acireale, incaricata nell’ambito dell’accordo quadro Iacp di Catania, è stato ultimato lo scorso 27 marzo. Sono stati effettuati lavori di svellimento del pavimento e del relativo massetto in una stanza, con successivo ripristino e ripavimentazione.

Il commissario delegato dal governo Schifani, l’ingegnere capo del Genio civile di Catania Gaetano Laudani, ha disposto la consegna dei lavori delle restanti palazzine danneggiate dall’esplosione, ai civici 9 e 13 della stessa via. Lunedì 7 aprile le due ditte incaricate saranno sui luoghi per avviare i cantieri e, una volta ultimati i lavori, consentire ai nuclei familiari sfollati di rientrare nei loro alloggi nel più breve tempo possibile. Alle famiglie residenti negli immobili posti sotto sequestro dalla magistratura sono state assegnate, in sostituzione, dimore Iacp disponibili in via Nitta, nel quartiere Librino del capoluogo etneo.

Nell’ultima seduta di giunta, il primo di aprile, su proposta della Protezione civile regionale il governo Schifani ha stanziato 180 mila euro per i lavori urgenti di messa in sicurezza degli edifici coinvolti nell’esplosione. La somma si aggiunge ai 330 mila euro già stanziati il 14 febbraio in occasione della dichiarazione dello stato di crisi ed emergenza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA