VOLTERRA – Un detenuto siciliano di 58 anni, Gesualdo Sapienza, è evaso dal carcere di Volterra (Pisa) approfittando di un permesso di alcuni giorni concesso dal magistrato di sorveglianza che, ha spiegato la direttrice Maria Grazia Giampiccolo, era stato dato per «gravi motivi familiari». Il mancato rientro è avvenuto ieri mentre la notizia è stata riportata stamani dal quotidiano La Nazione.
L’uomo sarebbe dovuto tornare in cella ieri e invece non si è ripresentato. Ora è latitante ed è stato denunciato per evasione. Gesualdo Sapienza a Volterra deve finire di scontare una pena di 14 anni e 4 mesi iniziata nel 2011 per aver ucciso un uomo con il quale aveva dissapori: il 10 giugno del 2010 assissinò con tre colpi di fucile da caccia il 35enne Carmelo Ferraro, operatore ecologico di Palagonia, che era entrato nella sua casa (nelle campagne di Caltagirone) brandendo una spranga.
Per il pm Sapienza fece fuoco per uccidere, ma in un contesto di pessimi rapporti con la vittima (la convivente di Sapienza era stata aggredita) e dopo avere subìto una “visita” violenta. Durante il processo d’appello l’imputato ha reso dichiarazioni spontanee, dicendo di avere ucciso per legittima difesa perché di fronte al rischio incombente di avere la peggio in maniera irrimediabile. Fatto sta che è stato condannato a 14 e 4 mesi per omicidio volontario: gli è stata riconosciuta l’attenuante della provocazione.
Sapienza tra l’atro non è nuovo ad evasioni: il latitante aveva già scontato una grave condanna per reati gravi compiuti sempre in Sicilia e nel 1996, anche allora approfittando di un permesso, era evaso dal carcere di Perugia.
Per il carcere di Volterra si tratta invece della seconda evasione in meno di due anni: nel luglio 2017 un tunisino sparì nel nulla durante un permesso premio.