Il Natale 2024? Sembra proprio essere quello delle soluzioni estreme. Togliendo la fetta di catanesi che hanno acquistato i biglietti aerei per l’agognato rientro con mesi di anticipo, fetta che comunque storicamente resta, ci sono e si moltiplicano i casi delle scelte estreme.
La più dolorosa resta quella di rinunciare a tornare nell’isola, come successo al 28enne Gabriele Coco, che però almeno per quest’anno vedrà i suoi genitori effettuare il viaggio al contrario, da Catania al Veneto, a San Donà di Piave dove vive ormai da cinque anni, con volo che atterrerà a Trieste o Venezia Mestre: «I prezzi sono decisamente accessibili, vedremo quale acquisteranno per partire e poter essere da me proprio il giorno di Natale. Ancora in questi giorni le offerte disponibili non sono niente male – dice Gabriele –. Io opero nel settore dei trasporti su gomma del Veneto orientale, ho deciso di stabilirmi in questa terra che ha saputo accogliermi e dove poter avere un futuro lavorativo con uno sguardo futuro alla costituzione di una mia famiglia. Solo qualche mese fa ho deciso di acquistare casa, con tutti i sacrifici che ne derivano. Ho sempre cercato di dare il giusto peso al denaro e ogni anno, nel periodo natalizio, mi trovo sempre combattuto all’idea di sacrificare un quarto del mio stipendio per un biglietto aereo per poter trascorrere le feste con i miei affetti in Sicilia. Il bivio, inevitabile, è tra rinunciare alla più pura essenza del Natale in favore di una scelta finanziariamente oculata. Osservo i prezzi durante l’anno e quelli medi nei 12 mesi vengono puntualmente più che decuplicati tra dicembre e gennaio, la scelta sembra quasi obbligata. Inoltre il mio settore di lavoro, considerata la carenza a livello nazionale di organico, mi permette di poter lavorare anche durante le festività. Sarà un sacrificio, ma l’isola può attendere. Perché tornerò, appena sarà più accessibile».
«Il bonus voli? Io ne ho usufruito, l’anno scorso, ottenendo il rimborso direttamente sull’app di Ita Airways. Ma quest’anno ho deciso di tornare a casa, a Catania, in macchina – ammette Federico Fariselli, 27enne economista dei trasporti che ha studiato a Milano e ormai vive stabilmente a Pavia, a circa 30 km dal capoluogo lombardo –. È la prima volta che decido di partire in macchina per Natale, ma è un viaggio che ho già fatto nei periodi di Pasqua e tra luglio e settembre. Ho deciso di partire il 19 dicembre, per evitare il traffico, e ho calcolato di impiegarci circa 12 ore al massimo, incluso il tempo per attraversare lo Stretto in traghetto. Quanto spenderò? Circa 120 euro in gasolio, non ho ancora calcolato pedaggi e traghetto, ma sarà comunque meno certamente rispetto ad un volo aereo. Con me ci sarà la mia fidanzata, che ripartirà subito dopo Natale per Bruxelles, dove vivono i suoi genitori. Io rientrerà in Lombardia verso metà gennaio».
E poi c’è chi, come il neo trentenne Valerio Coco, catanese esperto nel settore turistico e tecnologico e ormai da anni di stanza a Madrid, ha optato per la scelta più estrema di tutte: «Sono appena rientrato da Catania – ci ha detto ieri – dove ho trascorso due settimane con la mia famiglia. Ne ho approfittato perché con Ryanair per i voli di andata e ritorno ho speso solo 58 euro. Ho preferito venire prima, senza rinunciare a vedere comunque i miei, proprio per evitare di imbattermi nelle costosissime date sotto le festività. Ho deciso quindi di trascorrere il Natale a Madrid, ma tanto con la mia famiglia ci sentiamo ogni giorno, loro conoscono esattamente il mio spirito libero e comunque abbiamo dei bellissimi ricordi dei giorni appena trascorsi. Ogni volta che rientro in Sicilia ne approfittiamo per fare gite insieme e tante fotografie. E comunque il mio settore lavorativo, sono certo, mi porterà prestissimo a tornare nella mia città natale. Le premesse ci sono, Catania è gettonatissima».