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Carcere Piazza Lanza, un detenuto malato di tubercolosi. L'Asp: «Nessuna emergenza»

Al caso di Catania si aggiungono altri due positivi, ma asintomatici. Da Palermo il garante dei detenuti denuncia morte di un cardiopatico

Leandro Perrotta

09 Luglio 2024, 13:13

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Carcere

A Catania, nel carcere di piazza Lanza, sono già tre i casi di tubercolosi. Uno di questi ha richiesto l'ospedalizzazione del detenuto, ora ricoverato al Cannizzaro. Gli altri due, fanno sapere dall'Uoc Medicina penitenziaria dell’Asp di Catania, si tratta solo di casi di positività al test di Mantoux che identifica la malattia, ma sono completamente asintomatici. «Nessuna emergenza, quindi», fanno sapere dall'Uoc. L'unità operativa complessa ha già eseguito gli screening su tutti i detenuti venuti a contatto nei giorni scorsi, con il caso emerso lo scorso 4 luglio.

A Palermo muore un detenuto cardiopatico. Protesta il garante

Di problemi nell'assistenza sanitaria parla invece Pino Apprendi, garante dei detenuti di Palermo: nel carcere Ucciardone, lo scorso sabato è morto un detenuto della diciottesima sezione per una crisi cardiaca. Si trattava, scrive Apprendi, di «un cardiopatico, diabetico, con gravi problemi respiratori e per questo ricorreva all’ossigenoterapia. Era assistito da un 'piantone' e quando ha avuto la crisi cardiaca è stato seguito dal medico e da due infermieri. Può una persona con queste patologie non scontare la pena in maniera alternativa?». Nel carcere lo stesso giorno è scattata una protesta nella nona sezione, «ma i due eventi non sono collegati», spiega

«Ho avuto modo di ricevere le necessarie informazioni dal direttore sanitario, Gaetano Anello, in presenza del direttore del carcere Fabio Prestopino», dice Apprendi, sottolineando che nella nona sezione «si trovano persone rinchiuse con l’articolo 32 o con il 14 bis che prevedono l’isolamento a tempo che difficilmente si esaurisce, proprio perché le condizioni sono disumane e la protesta è dietro l’angolo. E ci sono anche persone con gravi problemi psichiatrici».