Caos Forté, Natale amaro per 500 lavoratori. La Uil si appella al prefetto di Catania

Di Redazione / 17 Dicembre 2019

CATANIA – «Cinquecento lavoratori, cinquecento famiglie, vivranno nella disperazione questo Natale perché incolpevoli vittime del caos-Forté». Lo affermano i segretari di Uil e UilTucs Catania, Enza Meli e Giovanni Casa, dopo che la procura ha dato parere negativo alla richiesta della Meridi, di Antonio Pulvirenti, che controlla il gruppo di hard discount, di potere accedere all’amministrazione controllata.

«Tutto sta avvenendo – aggiungono i sindacati – nel silenzio assordante delle istituzioni politiche. Affidiamo alla sensibilità del prefetto di Catania la convocazione di una riunione urgente, quale primo passo verso la richiesta di interventi del Governo nazionale e di quello regionale ai quali solleciteremo l’adozione di misure per favorire il passaggio del personale Forte ad altre aziende della media e grande distribuzione organizzata».

«Abbiamo seguito con attenzione e senso di responsabilità – sottolinea la Uil – la vertenza, segnata da uno sconcertante balletto di ipotesi avanzate dall’azienda per scongiurare il fallimento: dalla proposta di concordato, al piano di ristrutturazione, all’amministrazione controllata. Non entriamo nel merito di questioni e decisioni che spettano soltanto alla magistratura. Noi di Uil e Uiltucs siamo preoccupati unicamente per la voragine occupazionale – conclude la nota sindacale che si è aperta ai danni dei lavoratori dei supermercati Forte, moltissimi a Catania, e dei dipendenti delle imprese fornitrici, alcune tanto drammaticamente esposte da rischiare la morte per crediti».

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